Nel cuore del Certosa District a Milano, ha aperto le porte Abba, il ristorante del noto chef Fabio Abbattista. Dopo dieci anni di esperienza ai vertici culinari della Franciacorta, Abbattista offre un’esperienza gastronomica che fonde tradizione e innovazione, rivelando un legame profondo con le sue radici pugliesi. Questo articolo esplora la filosofia culinaria di Abbattista, l’atmosfera del ristorante e l’impatto della nuova location sulla scena gastronomica milanese.
Il ristorante Abba, aperto da meno di una settimana, rappresenta il coronamento di un sogno di lunga data per Fabio Abbattista. Lo chef, originario di Molfetta e con un background di esperienze significative, tra cui un decennio all’Albereta, si è impegnato per creare un ambiente che non solo rispecchi la sua visione culinaria, ma che sia anche accogliente e affascinante.
Situato all’interno di un ex pennellificio degli inizi del Novecento, il ristorante si distingue per l’ampio open space che consente un’interazione diretta tra la cucina e i clienti. La scelta del nome “Abba”, che gioca con il palindromo e omaggia il celebre gruppo musicale svedese, riflette anche la volontà dello chef di rendere il suo cognome più accessibile. Gli interni presentano tonalità chiare e calde, ispirate ai colori mediterranei, con legno e ampie finestre che favoriscono l’illuminazione naturale, creando un’atmosfera invitante.
L’architetto Giulio Marchesi ha curato il design del locale, mentre le ceramiche fenomenali di Barbara Arcieri arricchiscono ulteriormente il servizio, contribuendo a fare di Abba un luogo che colpisce per eleganza e semplicità.
Il Certosa District non è solo la sede di questo nuovo ristorante, ma è anche parte di un progetto di rigenerazione urbana più ampio. Quest’area, situata nella parte nord-ovest di Milano, sta vivendo un processo di trasformazione ispirato al modello di recupero degli spazi industriali già avviato in altre zone della città, come via Tortona. Lo scopo è attrarre giovani imprenditori e innovatori, e Abba si inserisce perfettamente in questa visione, arricchendo l’offerta gastronomica locale e ponendosi come un nuovo punto di riferimento per la ristorazione di qualità.
Fabio Abbattista si distingue per la sua visione culinaria che privilegia la semplicità dei piatti, senza però compromettere qualità e creatività. Seguendo l’insegnamento di Gualtiero Marchesi, lo chef sottolinea che “il vero lusso in cucina risiede nell’uso di ingredienti non necessariamente costosi, ma di qualità eccelsa”. La sua cucina si fonda su un rigoroso rispetto delle stagioni e sulla scelta di prodotti locali, provenienti principalmente dalla sua Puglia e da produttori accuratamente selezionati.
Nella preparazione dei piatti, Abbattista pone particolare attenzione a un equilibrio armonioso di sapori, consistenze e temperature. Tra le specialità del menu, spiccano il barattiere, un frutto a metà tra melone e cetriolo, e il farinello, uno spinacio selvatico pugliese. Il pane è realizzato con grano arso e farinella di Putignano, mentre il risotto si distingue per l’uso di uno stracchino di alta qualità, proveniente da un caseificio milanese.
Il menu di Abba presenta due opzioni di degustazione: il “0.1” in otto passaggi e il “0.2” in sei, entrambi caratterizzati da una selezione di piatti che cambiano frequentemente. La proposta pranzo consente di scegliere tra due piatti dei menu degustazione, un dolce, un calice di vino e un caffè, offrendo un’esperienza gastronomica accessibile a un prezzo di 65 euro.
La costante evoluzione del menu non solo mantiene vivo l’interesse dei clienti, ma riflette anche l’impegno dello chef verso la sostenibilità e l’utilizzo di prodotti freschi e locali, rendendo ogni visita un’opportunità per scoprire nuovi gusti e combinazioni.
Abba non è solo un ristorante di alta cucina, ma anche una meta per gli amanti del vino. La carta dei vini comprende ben 222 etichette curata con passione da Artiom Andriani, un sommelier con un curriculum di esperienza prestigiosa. L’attenzione si concentra su vini naturali e da piccoli produttori, offrendo una selezione che spazia oltre i confini italiani, includendo etichette da Francia, Spagna e Austria.
Andriani, che ha collaborato con ristoranti di spicco come l’Osteria Francescana, sottolinea l’importanza di un approccio unico e creativo nella scelta dei vini, creando possibilità di abbinamenti insoliti che arricchiscono l’esperienza culinaria. La carta è in continua evoluzione, riflettendo la filosofia del ristorante e l’intento di soddisfare anche i palati più curiosi.
Abba si posiziona dunque come una nuova realtà che fissa nuovi standard nella ristorazione milanese, combinando un ambiente accogliente, una proposta gastronomica ricercata e un’eccezionale selezione di vini. La città di Milano ha ora un nuovo indirizzo da segnare sulla mappa del buon cibo.
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