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Alberto Toè lascia Horto: il trasferimento di un chef di talento verso nuove sfide gastronomiche

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Stefania Romana

La scena gastronomica milanese si prepara a un cambiamento significativo con l’ufficialità della partenza di Alberto Toè, il noto executive chef del ristorante Horto, che lascerà il suo posto a fine dicembre 2024. Il ristorante, famoso per le sue due forchette Gambero Rosso e per aver ottenuto una stella Michelin, sarà guidato in futuro da un nuovo chef scelto dalla stessa proprietà. Le motivazioni dietro questa decisione, sebbene non siano state confermate ufficialmente, vedono Toè impegnato in un progetto personale, mentre Horto continua a perseguire l’obiettivo di promuovere giovani talenti nella cucina.

Il futuro di Horto dopo Toè

La transizione verso nuovi talenti culinari

Il ristorante Horto è conosciuto per il suo impegno nell’innovazione gastronomica e per la sostenibilità, valori perseguiti con determinazione dalla sua guida, Norbert Niederkofler. Con l’uscita di Alberto Toè, la direzione della cucina sarà affidata a un nuovo cuoco, un allievo di Niederkofler. La scelta di un giovane professionista come nuovo executive chef si inserisce nel progetto di valorizzazione dei talenti emergenti, garantendo al contempo un passaggio fluido e ben orchestrato delle dinamiche interne del ristorante.

La proprietà di Horto ha confermato che questa transizione mira a portare nuovi stimoli e visioni, mantenendo come obiettivo centrale lo sviluppo di un “ecosistema sostenibile e armonioso”. Attraverso il passaggio di testimone a un giovane chef, Horto intende continuare a imprimere la propria impronta nel panorama culinario milanese e oltre, con la speranza di espandere il proprio raggio d’azione all’interno della gastronomia contemporanea.

L’importanza della stella Michelin

L’annuncio legato all’uscita di Toè è avvenuto in un periodo in cui erano circolate voci di una sua potenziale partenza addirittura a fine ottobre, creando preoccupazioni su come questo potesse influenzare la reputazione del ristorante e la sua stella Michelin. Infatti, l’assegnazione di una stella Michelin è un momento cruciale per ogni ristorante, e un cambio significativo poco prima della pubblicazione della Guida Michelin Italia 2025 sarebbe potuto essere visto come destabilizzante. La decisione di mantenere Alberto Toè fino a fine dicembre offre, quindi, un’opzione strategica per garantire una certa stabilità e il mantenimento della prestigiosa stella.

La visione di Niederkofler

L’evoluzione del progetto Horto

Norbert Niederkofler, chef e imprenditore di successo, ha sottolineato come il progetto di Horto sia in continua evoluzione. Le sfide future e il ritorno di un nuovo executive chef sono viste come opportunità per rinnovare una cucina già ricca di innovazione. In una nota, Niederkofler ha affermato di essere orgoglioso dei traguardi raggiunti fino ad oggi e ha espresso entusiasmo per le nuove idee che arriveranno con l’ingresso del nuovo chef nel 2025.

La volontà di Niederkofler di continuare a spingere i confini della cucina riflette la crescente tendenza nel settore della ristorazione, dove l’innovazione e la ricerca della sostenibilità sono diventati temi centrali. La transizione di leadership all’interno dello staff di Horto non rappresenta solamente un cambio di gestione, ma un’opportunità per continuare a scrivere una storia gastronomica che, nel tempo, potrebbe consolidare ulteriormente la posizione del ristorante nel competitivo panorama culinario.

Alberto Toè, lanciando verso il suo nuovo percorso, segna un capitolo importante nella sua carriera, mentre Horto si prepara a un periodo di rinnovamento e scoperta. Gli amanti della gastronomia milanese rimangono con il fiato sospeso per vedere quali nuove creazioni emergeranno dalla collaborazione di Niederkofler con il suo futuro chef.

Stefania Romana

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