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Asti si prepara alla Douja d’Or 2024: il festival del vino che celebra la tradizione vitivinicola

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Silvana Magistri

La Douja d’Or, uno dei festival enogastronomici più attesi della provincia di Asti, è in arrivo: dal 6 al 15 settembre 2024, il centro storico di Asti sarà il palcoscenico di un evento che unisce cultura, storia e vino. Sostenuta da oltre cinquant’anni dalla Camera di commercio di Alessandria-Asti, questa manifestazione promette di essere una vetrina per le eccellenze vitivinicole del territorio, coinvolgendo produttori, esperti del settore e appassionati.

Il patrimonio vitivinicolo del territorio astigiano

Storia e tradizione vinicola

Il territorio astigiano è storicamente celebre per le sue tradizioni vitivinicole, che risalgono a secoli fa. Le dolci colline di Asti e del Monferrato, con i loro vigneti curati, offrono condizioni ideali per la coltivazione di uve di qualità. Vitigni come il Moscato, il Barbera e l’Asti Spumante non sono solo simboli della cultura locale, ma anche prodotti che hanno ottenuto il riconoscimento internazionale.

L’importantissima tradizione vitivinicola ha influenzato profondamente il tessuto sociale e l’economia della zona, creando un legame indissolubile tra il vino e l’identità comunitaria. Paolo Coscia, presidente della Camera di commercio di Alessandria-Asti, sottolinea l’importanza di questo patrimonio: “Custodire e valorizzare questo patrimonio è fondamentale per promuovere un turismo enogastronomico di qualità.” L’estrazione delle risorse vitivinicole, pertanto, non è solo economica, ma è anche un atto di rispetto e celebrazione per le generazioni passate.

L’importanza di un evento come la Douja d’Or

La Douja d’Or rappresenta un momento cruciale per la promozione di questi valori. Durante il festival, la comunità non solo celebra le proprie radici ma accoglie anche l’innovazione, dimostrando come tradizione e modernità possano coesistere. Coscia enfatizza: “La manifestazione rappresenta un esempio virtuoso di come tradizione e innovazione possano convivere e proiettare il nostro territorio verso un futuro prospero.” Questi eventi, quindi, servono anche a creare un volano per lo sviluppo economico e a costruire canali importanti per la promozione del turismo.

Un programma ricco di eventi

Talk, degustazioni e masterclass

La Douja d’Or non è solo un festival del vino: è un’esperienza culturale completa. Per dieci giorni, Asti si riempirà di eventi. La manifestazione offrirà un ricco programma di talk e conferenze, con esperti del settore che condivideranno le loro conoscenze e passioni per il vino. Degustazioni guidate e masterclass permetteranno ai partecipanti di esplorare i diversi aspetti dell’enologia, dall’analisi organolettica delle etichette fino alle tecniche di abbinamento cibo-vino.

Eventi musicali e culturali

Non mancheranno eventi di intrattenimento, con concerti e spettacoli dal vivo che animeranno le piazze storiche della città. Inoltre, collaborazioni con istituzioni culturali, come la Fondazione Asti Musei, arricchiranno l’offerta con proposte artistiche che riflettono la storia e la cultura locale. In questo contesto, la Douja d’Or diventa un’opportunità non solo per scoprire nuovi vini, ma anche per immergersi nella cultura astigiana attraverso diverse espressioni artistiche.

Un festival diffuso e itinerante

Location storiche e spazi di aggregazione

Quest’anno, la Douja d’Or avrà una modalità di svolgimento particolarmente accattivante e diffusa. Gli eventi si terranno non solo nelle piazze principali, ma anche in alcuni dei più affascinanti palazzi storici di Asti. Questi spazi, gestiti dalla Camera di commercio di Alessandria-Asti e dai partner coinvolti, creeranno un’atmosfera unica per l’interazione tra produttori e visitatori.

Collaborazione con enti locali e associazioni

La manifestazione sarà sostenuta da enti e associazioni locali, come Piemonte Land of Wine e il Consorzio per la Tutela dell’Asti Spumante. La cooperazione tra le varie realtà garantisce una vetrina ricca e diversificata, promuovendo la viticoltura di qualità all’interno di un contesto comunitario che si sviluppa e cresce insieme. Allo stesso modo, organizzazioni come Anag Piemonte e l’Agenzia di Formazione Professionale delle Colline Astigiane contribuiranno a far emergere l’unicità del vino piemontese.

La Douja d’Or si preannuncia dunque come un evento imperdibile per gli appassionati di vino, un’occasione per scoprire e apprezzare le sfide e le opportunità di un settore in continua evoluzione. La manifestazione punta a valorizzare un patrimonio che non è solo prodotto, ma anche cultura, tradizione e futuro.

Silvana Magistri

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