Domenico Di Stefano è stato nuovamente eletto presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Tutela Pesca di Leonforte. Questa importante carica, che avrà una durata di tre anni, è un segno di continuità e stabilità per un prodotto prevalentemente siciliano, molto apprezzato sia in Italia che all’estero. La rinomata Pesca di Leonforte Igp, oggetto di tutela consortile, rappresenta un’eccellenza della frutticoltura, e nel corso dell’assemblea dei soci svoltasi recentemente a Leonforte, sono stati scelti anche i membri che supporteranno Di Stefano nel suo operato.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione sarà coadiuvato dalla vicepresidente Petronilla Virzi e dai consiglieri Salvatore Astolfo, Gaetano Di Franco e Giuseppe Erbicella. Questo team è composto da esperti del settore che manterranno sotto controllo e sosterranno la produzione, la commercializzazione e la qualità della Pesca di Leonforte. Con una rappresentanza attiva nel Consorzio, i membri si impegnano a preservare le tradizioni produttive e a migliorare la visibilità del prodotto sul mercato.
Lo scopo del Consorzio Tutela Pesca di Leonforte è di garantire la qualità e l’autenticità della Pesca di Leonforte Igp, promuovendo pratiche sostenibili e innovative. In quest’ottica, Di Stefano ha espresso l’intenzione di lavorare a stretto contatto con i soci e la dirigenza, per rispondere efficacemente alle sfide del mercato moderno. Questo approccio mira a salvaguardare non solo la qualità del prodotto, ma anche a valorizzare l’immagine di questa coltivazione storica.
La produzione annuale della Pesca di Leonforte Igp si aggira attorno alle 1500 tonnellate, con una distribuzione prevalentemente nazionale. Infatti, il 90% di queste pesche rimane in Italia. I principali mercati di esportazione riguardano paesi come Germania, Francia e Svizzera, dove la qualità e la distintività di questo prodotto sono molto apprezzate.
La Pesca di Leonforte Igp viene coltivata su una superficie di circa 140 ettari, distribuiti principalmente su colline e pianure nel cuore della Sicilia. Le aree di coltivazione si estendono tra i 200 e i 1000 metri di altitudine, coinvolgendo non solo Leonforte, ma anche comuni limitrofi come Assoro, Agira, Calascibetta ed Enna. Questa diversificazione territoriale contribuisce a una varietà di microclimi che migliorano la qualità del prodotto finale.
Nella sua dichiarazione, Domenico Di Stefano ha enfatizzato l’importanza di costruire un dialogo aperto tra i membri del Consiglio, con l’obiettivo di ascoltare le esigenze dei produttori e supportare lo sviluppo delle loro aziende. L’impegno, afferma Di Stefano, sarà quello di affrontare le sfide del settore frutticolo, mantenendo viva la tradizione della Pesca di Leonforte Igp che ha reso questo prodotto unico nel suo genere.
Il Consorzio si prefigge di realizzare una sinergia tra passione, valorizzazione delle risorse locali e innovazione. Attraverso iniziative di marketing e promozione, si punta a rafforzare l’identità del prodotto e a garantire uno sviluppo sostenibile che coinvolga tutti i soci attivi nel processo produttivo. Con il supporto del team direttivo, Di Stefano intende rafforzare la presenza della Pesca di Leonforte sui mercati nazionali e internazionali, garantendone così un futuro luminoso e redditizio.
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