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Il 43esimo Premio Masi celebra l’armonia e la bellezza: premiati i protagonisti della civiltà veneta

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Stefano Rossi

La 43esima edizione del Premio Masi, organizzato dalla Fondazione Masi, si svolgerà il 25 ottobre e avrà come tema centrale “Il circolo virtuoso della Bellezza“. L’iniziativa, che quest’anno si concentra sulla ricerca dell’armonia e dell’umanesimo come risposta a un mondo sempre più specializzato e dominato dalla tecnologia, riconosce i contributi di diverse personalità nel campo dell’arte, dell’imprenditoria e dell’attivismo ambientale. Un’importante cerimonia che si terrà presso le storiche cantine Masi e si concluderà nel nuovo complesso polifunzionale Monteleone21 a Gargagnago di Valpolicella.

Il premio civiltà veneta: i vincitori di quest’anno

Riccardo Illy: eccellenza e attenzione alla sostenibilità

Il Premio Civiltà Veneta è assegnato a Riccardo Illy, noto imprenditore triestino, per il suo significativo contributo all’eccellenza del marchio Illy e per il suo impegno nella diffusione del concetto di Buono e Bello. Illy è celebre per la creazione del Polo del Gusto e dell’Illy Art Collection, che uniscono arte, qualità e sostenibilità. La sua leadership ha elevato il brand a livello mondiale, facendolo diventare simbolo di qualità non solo nel settore del caffè, ma anche nel panorama imprenditoriale globale.

In un’epoca in cui l’autenticità e il legame con il territorio assumono sempre più valore, Riccardo Illy si distingue per la sua visione imprenditoriale etica, che integra la bellezza nei suoi progetti. Grazie alla sua capacità di conciliare l’innovazione con il rispetto per le tradizioni, Illy riesce a trasmettere un messaggio chiaro: la sostenibilità non è un’opzione, ma una necessità. La premiazione di Illy sottolinea l’importanza di figure che sanno interpretare i cambiamenti sociali attraverso un approccio responsabile.

Arcangelo Sassolino: l’arte come riflessione e bellezza

Arcangelo Sassolino, scultore vicentino, è un altro vincitore del Premio Civiltà Veneta. La sua opera affonda le radici nella materia e nei fenomeni fisici, esplorando come la tecnologia possa interagire con l’arte. Sassolino utilizza la sua arte per invitare a una riflessione profonda sui temi della bellezza e della fragilità del mondo contemporaneo, rappresentando una connessione tra il passato e il futuro.

Con un linguaggio artistico che si serve di meccaniche e materiali innovativi, Sassolino esprime un messaggio che va oltre l’estetica, portando il pubblico a confrontarsi con le complessità della moderna società. La sua ricerca artistica è impegnata non solo a generare bellezza, ma anche a stimolare una consapevolezza critica riguardo ai cambiamenti in atto nel mondo circostante. La celebrazione di Sassolino non è solo un riconoscimento per il suo lavoro, ma anche un invito a considerare il ruolo dell’arte come motore di cambiamento sociale.

Sara Segantin: impegno per la sostenibilità e la giustizia climatica

Sara Segantin, scrittrice e attivista ambientalista trentini, riceve il Premio Civiltà Veneta per il suo impegno nella promozione della bellezza naturale e della giustizia climatica. Le sue pubblicazioni e collaborazioni si concentrano sull’importanza di una nuova visione della natura, che unisce estetica e sostenibilità. Segantin utilizza la sua raffinatezza artistica per sensibilizzare il pubblico riguardo alla fragilità del nostro pianeta.

La sua voce è diventata un punto di riferimento per coloro che cercano di conciliare la bellezza della natura con l’urgenza di azioni concrete a favore della sostenibilità. Riconoscerla con questo premio è un atto di valorizzazione di chi si batte per migliorare le condizioni ambientali e promuovere la giustizia sociale, ponendo l’accento su come l’impegno individuale possa essere fonte di ispirazione collettiva.

Il premio internazionale civiltà del vino: il riconoscimento a Donatella Cinelli Colombini

Donatella Cinelli Colombini: pioniera dell’enoturismo e della sostenibilità

Il Premio Internazionale Civiltà del Vino va a Donatella Cinelli Colombini, una figura di spicco nel settore vitivinicolo toscano. Il suo lavoro non si limita solamente alla produzione di vino, ma si estende anche all’attivismo per la valorizzazione dell’enoturismo e delle pratiche sostenibili. Promotrice di iniziative come il Movimento del Turismo del Vino e Cantine Aperte, Cinelli Colombini ha saputo combinare tradizione e innovazione nella sua azienda, portando in primo piano l’estetica dei paesaggi vitivinicoli.

La sua dedizione al mondo del vino è accompagnata da uno spiccato impegno per la sostenibilità ambientale e l’uguaglianza di genere nel settore. L’azienda da lei creata, Casato Prime Donne a Montalcino, è un esempio lampante di come la leadership femminile possa portare a risultati significativi in un mercato competitivo. La premiazione di Donatella Cinelli Colombini rappresenta un chiaro messaggio riguardo all’importanza di valori come il rispetto per l’ambiente e l’impegno nella comunità.

Grosso d’oro veneziano: il riconoscimento all’Opera Don Calabria

Opera Don Calabria: multinazionale del bene nel mondo

L’Opera Don Calabria riceve il Grosso d’Oro Veneziano, un premio che onora iniziative di grande impatto sociale. Questa realtà, originaria di Verona, si è sviluppata in una vera e propria “multinazionale del bene”, operando in cinque continenti. L’approccio dell’Opera si basa su valori di solidarietà e carità, riservando particolare attenzione ai più vulnerabili e alle comunità emarginate.

Attraverso iniziative sociali, sanitarie e pastorali, l’Opera Don Calabria si è fatta promotrice di progetti che mirano a trasformare il dolore in speranza. Riconoscere questa organizzazione con il Grosso d’Oro significa accogliere il suo operato come esempio di come la bellezza della solidarietà possa concretizzarsi in azioni tangibili a favore della dignità umana. La celebrazione di un ente che lavora in silenzio ma con grande impatto è fondamentale per ispirare altre forme di impegno etico nel panorama sociale contemporaneo.

Un evento di grande importanza come il Premio Masi rappresenta non solo un riconoscimento a talenti e valori, ma anche un’opportunità per riflettere sulle sfide e le speranze del nostro tempo, contribuendo a costruire un futuro più armonioso e sostenibile per tutti.

Stefano Rossi

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