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Il declino sorprendente del cavatappi tra le nuove generazioni nel Regno Unito

Published by
Marco Gerini

Il cavatappi, un utensile sinonimo di convivialità e tradizione, sta vedendo il suo declino tra i giovani britannici. Un recente rapporto pubblicato dal quotidiano The Guardian rivela che solo il 27% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni possiede un cavatappi, un dato notevolmente inferiore rispetto all’81% degli over 65. Questo cambiamento non è solo il riflesso di preferenze individuali, ma segna una transizione più ampia nelle abitudini di consumo e nei comportamenti sociali delle nuove generazioni.

Aneddoti sul declino del cavatappi

Un utensile in via di estinzione

Secondo un’analisi condotta dal rivenditore britannico Lakeland, il cavatappi sta diventando un oggetto raro nelle cucine dei giovani. Questo ridotto interesse è attribuibile a molteplici fattori, in primis l’aumento delle bottiglie dotate di tappi a vite. Questa tipologia di chiusura, nota come tappo Stelvin, non solo minimizza il rischio di contaminazione da odore di tappo, ma si dimostra anche altamente pratica per l’apertura e la conservazione del vino. Le nuove abitudini di consumo si stanno quindi adattando a un mercato sempre più ricco di offerte di vini in lattina o sigillati, i quali abolendo l’utilizzo del sughero, rendono il cavatappi superfluo.

Inoltre, la maggiore semplicità nel reperire prodotti alcolici in formati alternativi contribuisce a un lento abbandono del tradizionale cavatappi. Le generazioni più giovani, abituate a un mercato diversificato, trovano sempre più comodo optare per soluzioni che non richiedano attrezzi particolari per l’apertura.

Un cambiamento culturale

Il declino del cavatappi riflette anche un mutamento nelle esperienze di socializzazione. Le nuove generazioni, in particolare la Generazione Z e i millennial, mostrano un approccio differente nei confronti del consumo di alcol. Secondo i dati forniti dal Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito , la percentuale di giovani che hanno scelto di astenersi dal bere alcolici è aumentata, passando dall’18% nel 2011 al 28% nel 2021. Questi numeri evidenziano un distacco dalle tradizionali occasioni di consumo legate al vino, elemento centrale che giustificava la presenza di un cavatappi in casa.

In tal senso, il rapporto che i giovani hanno con il vino è cambiato radicalmente; mentre per le generazioni precedenti la sua apertura rappresentava un rituale sociale, le nuove generazioni lo vivono con maggiore indifferenza e praticità, spesso prediligendo alternative più leggere e meno impegnative.

La storia del cavatappi e la sua evoluzione

Un simbolo di tradizione

Originario della seconda metà del XVIII secolo, il cavatappi ha avuto un ruolo cruciale nella cultura del vino, particolarmente dopo la sua registrazione come invenzione da parte dell’inglese Samuel Henshall nel 1795. Il cavatappi ha subito una considerevole evoluzione, trasformandosi da un semplice utensile a un oggetto di lusso e collezione. Con il tempo, artigiani di tutto il mondo hanno creato versioni eleganti e pregiate, realizzate con materiali di alto livello, come avorio e bronzo, rendendolo un accessorio ricercato nelle case aristocratiche.

Oggi, nonostante l’affermazione di alternative moderne, il mercato offre ancora cavatappi altamente specializzati e costosi, come il Durand, progettato per bottiglie di vino invecchiato, e il Coravin, che permette di servire il vino senza aprire la bottiglia. Tuttavia, l’interesse per questi prodotti di alta gamma non riesce a invertire la tendenza generale di declino del cavatappi tra i giovani.

Nostalgia e nuovi utensili

Nonostante il cavatappi stia vivendo un periodo difficile, il panorama degli utensili da cucina è in continua evoluzione. Rivenditori nel Regno Unito segnalano una crescente popolarità di gadget che rispondono a esigenze moderne e sostenibili. Tra i nuovi strumenti in voga ci sono le spugne ergonomiche per la pulizia delle bottiglie riutilizzabili, così come attrezzi innovativi per la preparazione degli alimenti, segno di una netta preferenza per la praticità e la funzionalità.

Al contempo, nel contesto della pandemia, si è assistito a un’inversione di tendenza con un rinnovato interesse verso la preparazione del pane in casa, un’attività che richiama la tradizione senza però rivendicare lo stesso spazio del cavatappi. Questi cambiamenti nel mercato degli utensili da cucina evidenziano un nuovo modo di vivere e consumare, in cui il cavatappi sembra destinato a restare ai margini. La frattura tra i consumi delle generazioni precedenti e quelle attuali continua a rappresentare un elemento di analisi fondamentale nel panorama della cultura alimentare moderna.

Marco Gerini

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