Il settore vinicolo sta attraversando una fase di trasformazione e crescita, puntando a nuovi mercati internazionali. Soprattutto in Asia, i produttori di vino stanno cercando di affermarsi in un contesto complesso, dove si intrecciano potenzialità e sfide. La crescita della classe media in paesi come India, Thailandia e Vietnam sta alimentando il consumo di vino, tuttavia, la Cina rimane un attore centrale nel panorama asiatico, con dinamiche di mercato che influenzano il settore a livello regionale.
L’analisi della domanda di vino in Cina offre spunti significativi per comprendere le dinamiche del mercato asiatico. Secondo un sondaggio di YouGov nella Greater Bay Area , nei prossimi anni i consumatori cinesi si dimostreranno più attivi rispetto ai residenti di Hong Kong, bevendo vino con una frequenza tripla. Gli acquirenti tendono a rivolgersi a rivenditori specializzati, preferendoli ai supermercati nel 49% dei casi, segnalando un crescente interesse per qualità e selezione.
Inoltre, il Guangdong rappresenta il principale punto di ingresso del vino, con circa il 25% delle importazioni che passa per questa regione. Il passaparola emerge come il principale fattore d’influenza nella scelta del vino, suggerendo l’importanza di interazioni dirette tra produttori e consumatori. Nonostante la contrazione delle importazioni, che sono scese da 452 milioni di litri nel 2018 a 249 milioni nel 2023, il mercato cinese continua a mostrare resilienza. Le importazioni hanno risentito di diverse problematiche, tra cui il Covid-19 e altre politiche economiche, ma il potenziale rimane consistente.
La spesa per il vino è stata influenzata negativamente da lockdown e tariffe sui vini australiani, portando a una riduzione nei consumi di prodotti non essenziali. Attualmente, il vino rappresenta solo il 3% delle vendite di alcol, ovvero circa mezzo litro a persona all’anno. I vini bianchi, tuttavia, stanno mostrando una crescente attrattiva, alimentata dalla qualità dei vini locali che stanno entrando nel mercato.
Le sfide sono evidenti, eppure i produttori di vino italiani, francesi e spagnoli continuano a guardare alla Cina come a un potenziale mercato di riferimento. Il futuro dipende dalla capacità di affrontare le difficoltà attuali e dalla volontà di investire nel lungo periodo per costruire relazioni durature e proficue.
Mentre la Cina rimane il principale mercato per il vino in Asia, altre nazioni stanno cercando di disegnare il proprio profilo di consumatori. In Vietnam, con un consumo pro capite di alcol di oltre nove litri, la birra domina il mercato, con solo lo 0,8% dedicato al vino. Le importazioni di vino in India sono rimaste ben al di sotto di quelle cinesi, registrando solo 7,8 milioni di litri nel 2023 rispetto ai 249 milioni della Cina.
La Thailandia si mostra più accogliente con 26 milioni di litri d’importazione, mentre il Giappone avanza con importazioni che nel 2023 hanno raggiunto i 171 milioni di litri, incrementando il consumo pro-capite fino a tre volte quello della Cina. Tuttavia, secondo esperti del settore come Rob Temple, questa tendenza non è necessariamente destinata a perdurare nel lungo termine, considerato il dinamismo della domanda e la variabilità delle produzioni locali.
I produttori e distributori di vino devono agire attivamente per mantenere visibilità nel mercato e preservare la loro quota. La strategia per affrontare la realtà asiatica richiede la scelta di partner adeguati per la distribuzione e programmi che coinvolgano i consumatori. Avere un piano mirato e realizzare azioni di marketing locali sarà essenziale per stabilire una presenza duratura. Con diversi mercati asiatici che offrono opportunità diverse, la flessibilità e l’abilità di adattarsi potrebbero determinare il successo nel mercato del vino nella regione.
In un contesto in continua evoluzione, i dati sull’industria vinicola sono promettenti: l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino stima consumi finali di 913,9 milioni di litri di vino a domicilio e 739,3 milioni di litri in ristorazione per il 2024, segnando un volume totale di 1.653 milioni di litri. Questo scenario indica un potenziale significativo per i produttori che sapranno navigare nel contesto attuale.
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