Il settore vitivinicolo sta affrontando sfide significative a livello globale. Nonostante i progressi nel digitale, le aziende mostrano una sorprendente reticenza nell’investire in strumenti che potrebbero migliorare le loro performance. Un recente report della fiera Prowein e dell’Università di Geisenheim mette in luce questa dissonanza, evidenziando le problematiche riguardanti l’adozione delle tecnologie digitali nel settore.
Il mercato del vino sta attraversando un periodo di difficoltà, determinato da fattori sia strutturali che congiunturali. La recente analisi condotta da Prowein, inclusiva di un campione di duemila esperti, ha rivelato un impegno variabile nell’adozione di tecnologie digitali tra le aziende vitivinicole. Sebbene oltre il 75% delle aziende utilizzi soluzioni digitali per la gestione delle vendite e della contabilità, solo il 15% prevede di investire in nuove strategie di marketing digitale entro il 2025. Questi dati suggeriscono che, nonostante vi sia una possibilità concreta di crescita, le aziende non stanno approfittando delle opportunità fornite dalle tecnologie digitali.
Il rapporto di Prowein mette in evidenza che il livello di digitalizzazione nel commercio del vino è significativamente inferiore rispetto ad altri settori. Con il calo delle vendite in numerosi mercati, le aziende del settore vitivinicolo si trovano con un potenziale trascurato in termini di strumenti digitali. Ci si aspetterebbe una risposta più vigorosa, ma la situazione attuale continua a lasciare ampi margini di miglioramento. Le aziende sembrano attendere, piuttosto che invertire la rotta, perdendo così l’opportunità di interagire meglio con i consumatori e incrementare le vendite.
L’analisi condotta dall’Università di Geisenheim ha rivelato che molte aziende vitivinicole affrontano ancora sfide significative nella gestione dei dati. Anzitutto, quasi due terzi delle aziende continuano a inserire manualmente i dati nei tradizionali fogli di calcolo, come Microsoft Excel, nonostante l’esistenza di strumenti per l’import automatico delle informazioni. Questa insufficiente digitalizzazione dei processi non solo rallenta le operazioni, ma crea anche difficoltà nell’analisi e nell’utilizzo efficace dei dati per prendere decisioni strategiche.
Inoltre, solo un’azienda su quattro ha personale internamente dedicato alla raccolta e gestione dei dati, mentre un numero molto ristretto si avvale di fornitori esterni per queste esigenze. Tale mancanza di risorse umane qualificate aggrava ulteriormente la capacità del settore di implementare soluzioni digitali all’avanguardia. Anche se circa il 50% delle aziende utilizza report generati dai propri software aziendali, molti non sfruttano appieno le informazioni disponibili per migliorare la loro gestione operativa.
Il report di Prowein evidenzia che, malgrado la sua importanza, il marketing digitale in ambito vinicolo è utilizzato con cautela. Circa il 67% delle aziende utilizza email e social media per promuovere i propri prodotti, mentre il 66% gestisce negozi online. Tuttavia, non tutti adottano un approccio integrato. La personalizzazione delle comunicazioni è considerata cruciale da oltre il 60% degli intervistati, segnalando che il settore è consapevole dell’importanza di questa strategia, ma risulta ancora reticente a investire in competenze necessarie.
Le aziende dimostrano anche interesse per strumenti come il customer relationship management e il search engine marketing , con il 50% degli intervistati che ritiene questi strumenti fondamentali per acquisire clienti. Tuttavia, la mancanza di investimenti nella tecnologia e nelle competenze digitali può limitare ulteriormente l’efficacia di queste strategie. La consapevolezza dell’importanza della comunicazione e del marketing digitale è un elemento da valorizzare, ma è cruciale passare dalle parole ai fatti.
L’adozione dell’intelligenza artificiale nel settore vitivinicolo appare ancora lontana. Secondo i recenti sondaggi, solo un intervistato su tre riconosce il potenziale dell’IA per generare contenuti e testi. Le aziende sembrano sottovalutare le opportunità che la tecnologia potrebbe offrire nella comunicazione personalizzata, un aspetto fondamentale per intercettare l’attenzione dei consumatori moderni. L’IA potrebbe infatti rappresentare un vantaggio competitivo significativo, permettendo alle aziende di differenziare le proprie strategie di marketing e comunicazione.
In prospettiva, è fondamentale che le aziende vinicole inizino a considerare l’integrazione di strumenti digitali e tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, per affrontare le sfide del mercato contemporaneo. La capacità di adattarsi, innovando e cercando nuove modalità di interazione con i consumatori, sarà cruciale per il successo futuro del settore. La scarsa apertura verso questi strumenti potrebbe rappresentare un freno all’evoluzione e alla competitività delle aziende nel lungo termine.
Il Frontemare di Rimini, uno dei locali più esclusivi della Riviera Romagnola, si prepara a…
Dopo un Halloween da ricordare, il Frontemare di Rimini torna con un nuovo weekend di…
Il Frontemare Rimini continua a regalare emozioni e divertimento dopo il grande successo del decimo…
Il prossimo 5 e 6 ottobre, il Salone del Vermouth farà tappa a Firenze e…
Maria Canabal è una figura centrale nel dibattito sull'agroalimentare, spinta da un forte impegno verso…
Yotam Ottolenghi, noto chef e autore di bestseller gastronomici, torna in libreria con il suo…