Un’analisi dettagliata dell’export del distretto del vivaismo di Pistoia evidenzia un incremento significativo nei ricavi delle imprese specializzate nel settore. Nel secondo trimestre del 2024, le esportazioni di piante vive hanno raggiunto un valore di 91,3 milioni di euro, segnando un aumento del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questi risultati non solo attestano la capacità innovativa delle aziende locali, ma mettono anche in luce l’importanza del vivaismo toscano nel contesto globale.
Nel complesso, le aziende del distretto di Pistoia hanno contribuito ai risultati dell’industria vivaistica della Toscana, che si posiziona come leader indiscussa nell’export di piante in Italia. Il valore totale delle esportazioni pistoiesi ha superato i 240,7 milioni di euro nei primi sei mesi del 2024, rimanendo in linea con l’anno precedente con una lieve flessione dello 0,46%. Questi dati, elaborati dall’ISTAT con il supporto di Coldiretti Pistoia, evidenziano l’importanza strategica del settore nel panorama economico della regione.
La Toscana detiene oltre il 40% del totale delle esportazioni italiane di piante vive, con le aziende pistoiesi che incidono per il 90% su questo primato. Questa leadership riflette non solo la tradizione consolidata del vivaismo nella regione, ma anche la capacità di adattamento e innovazione delle aziende, che continuano a rispondere alle richieste del mercato globale. L’analisi di questi trend mostra un settore resiliente che, nonostante le sfide internazionali come l’aumento dei costi dei fattori produttivi, riesce a posizionarsi con successo, confermando l’alta qualità dei prodotti toscani.
Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Toscana, ha sottolineato l’importanza di investimenti continuativi per mantenere la leadership nel settore. Sebbene i vivaisti pistoiesi dimostrino una forte capacità di innovazione e rinnovamento, si avverte la necessità di creare le condizioni adeguate a tutti i livelli per garantire la competitività. Corsetti ha fatto riferimento a molti esempi di giovani imprenditori che stanno già operando attivamente nelle loro aziende, contribuendo così al rinnovamento del settore.
Fabrizio Tesi, presidente di Coldiretti Pistoia, ha evidenziato l’importanza del risultato ottenuto nel contesto di turbolenze internazionali che hanno influito sui costi. Questo successo rappresenta un’indicazione della resilienza del settore, che, nonostante le marginalità ridotte, continua a promuovere il verde e ad affrontare le sfide del mercato. L’impegno a favorire l’innovazione e il ricambio generazionale si configura come una priorità, mirata a garantire una crescita sostenibile per le prossime generazioni.
Francesco Ciarrocchi, direttore di Coldiretti Pistoia, ha messo in evidenza il processo di ricambio generazionale in corso nei vivai. Anche se non privo di sfide, un numero crescente di giovani sta entrando nel settore, portando nuova energia e idee fresche al polo vivaistico. Questo trend non solo rappresenta una risposta necessaria per il settore, ma è anche un segno della vitalità e del futuro promettente del vivaismo pistoiese.
L’incontro durante l’evento “Un Altro Parco in Città”, che ha trasfuso il centro di Pistoia in un grande giardino, ha rappresentato un’opportunità per promuovere la collaborazione tra diverse realtà della filiera del paesaggio urbano. È essenziale per il vivaismo non solo mantenere la qualità dei prodotti ma anche incentivare sinergie tra attori del settore, in modo da rispondere in modo efficace alle esigenze dei consumatori e contribuire ai temi della sostenibilità urbana.
Le imprese di Pistoia, quindi, si preparano a un futuro che richiede innovazione continua, attenzione alle nuove generazioni e un impegno costante per il verde, confermando la Toscana come un punto di riferimento nel settore del vivaismo a livello nazionale e internazionale.
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