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Intelligenza artificiale e Prosecco: una nuova alleanza nella lotta alla contraffazione

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Marco Gerini

La lotta contro la contraffazione dei prodotti italiani, in particolare del rinomato PROSECCO, si arricchisce di un’innovazione significativa grazie all’impiego dell’Intelligenza Artificiale. Microsoft Italia, in sinergia con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, annuncia un’iniziativa pilota che promette di rivoluzionare il modo in cui i consumatori verificano l’autenticità di questo prodotto. La notizia, diffusa dal Corriere del Veneto, rappresenta un passo cruciale per tutelare e promuovere uno dei simboli del MADE IN ITALY.

Il progetto innovativo per la tutela del Prosecco Doc

L’applicazione del Brand Protection Assistant

Il nuovo progetto prevede la creazione di un’applicazione progettata per garantire l’autenticità del Prosecco Doc. Attraverso l’uso di tecnologie avanzate di Intelligenza Artificiale come Azure OpenAI e Microsoft Copilot, associate a modelli progettati dall’Istituto Poligrafico, i consumatori potranno ora verificare la genuinità del prodotto semplicemente scattando una foto all’etichetta o al contrassegno di Stato. L’assistente virtuale, denominato Brand Protection Assistant, offrirà un’interfaccia user-friendly, consentendo anche l’accesso a informazioni dettagliate riguardanti la provenienza, le caratteristiche organolettiche e i suggerimenti per gli abbinamenti gastronomici.

Questo progetto ambizioso non solo punta a rassicurare i consumatori sull’autenticità del Prosecco, ma rappresenta anche un significativo passo in avanti nel rafforzamento della filiera produttiva. Secondo Giancarlo Guidolin, presidente del Consorzio di tutela della Doc, l’accordo è motivo di grande soddisfazione poiché sottolinea l’importanza della trasparenza nella produzione e nella commercializzazione di un prodotto che è il risultato del lavoro di molteplici attori.

Il contesto di mercato e l’importanza della protezione del marchio

Vendita e distribuzione del Prosecco: tendenze del mercato

In un contesto commerciale in continua evoluzione, la protezione del marchio Prosecco Doc si fa sempre più necessaria. Nei primi sette mesi del 2024, le vendite di Prosecco hanno registrato un incremento del 5,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Con 43 milioni di litri acquistati dagli italiani nel 2023 e un’ampia distribuzione internazionale, la crescente concorrenza ha portato alla diffusione di bottiglie contraffatte sui mercati globali.

L’adozione della nuova applicazione risponde a una necessità urgente: tutelare l’integrità del marchio e garantire che i consumatori possano fare acquisti informati. L’intelligenza artificiale si propone non solo come strumento di verifica, ma anche come opportunità per le aziende del settore agroalimentare di migliorare la loro efficienza operativa e modernizzare i processi di gestione.

L’amministratore delegato di Microsoft Italia, Vincenzo Esposito, ha sottolineato come l’intelligenza artificiale possa semplificare la verifica dell’originalità dei prodotti e al contempo contribuire a una gestione aziendale più razionale, con un impatto positivo sui costi operativi.

Opportunità future: un modello replicabile per il Made in Italy

Estensione del progetto a prodotti italiani di eccellenza

Francesco Soro, amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, ha dichiarato che il progetto rappresenta un passo significativo nella difesa delle eccellenze italiane sui mercati globali. La nuova applicazione potrebbe diventare un alleato fondamentale nella lotta alla contraffazione e fungere da modello replicabile per altri prodotti tipici italiani.

In un contesto dove il Prosecco Doc è stato scelto come pionieristico, il successo di questa iniziativa potrebbe incentivare l’espansione del progetto a prodotti come olio d’oliva, formaggi e altre specialità del made in Italy. Questo approccio ambizioso mira a garantire ai consumatori l’autenticità di ciò che acquistano, rafforzando la reputazione dei prodotti italiani a livello internazionale.

Con l’avanzamento della tecnologia e l’adattamento ai nuovi modelli di consumo, la protezione del patrimonio agroalimentare italiano si propone di essere non solo una necessità, ma anche un’opportunità per rilanciare la competitività del settore.

Marco Gerini

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