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IYO Kaiseki: l’arte culinaria giapponese che rivoluziona l’alta cucina a Milano

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Silvana Magistri

L’apertura di IYO Kaiseki, il nuovo progetto del ristorante giapponese stellato IYO a Milano, offre un’innovativa esperienza gastronomica attraverso il kaiseki, una forma d’arte culinaria intrisa di tradizione e cerimonia. Sotto la direzione di Claudio Liu, il ristorante si posiziona come un punto di riferimento non solo per i cultori della cucina giapponese, ma anche per gli amanti del fine dining. Scopriamo insieme questo rituale culinario che affascina per la sua eleganza e complessità.

kaiseki: una tradizione di bellezza gastronomica

Origini e significato del kaiseki

Il kaiseki rappresenta la quintessenza della gastronomia giapponese, risalente alle origini dei banchetti imperiali. Le sue radici si intrecciano con le pratiche zen, dove il cibo non è solo nutrimento, ma diventa anche un’esperienza spirituale. Storicamente, il kaiseki era riservato agli aristocratici e consisteva in una successione di portate, ognuna studiata nel minimo dettaglio. Oggi, ha evoluto il suo significato, abbracciando una maggiore versatilità, pur mantenendo i principi fondamentali di equilibrio, stagione e aspetto estetico.

L’importanza della preparazione e delle tecniche

Ogni portata del kaiseki è una piccola opera d’arte, progettata per stimolare i sensi. La tecnica del Moritsuke, che si occupa dell’impiattamento, è essenziale in questo rituale, poiché ogni piatto deve riflettere la stagione attraverso la scelta e la disposizione degli ingredienti. Questo approccio rende ogni pasto un’esperienza unica, in cui il colore e la presentazione giocano un ruolo cruciale. Non solo il sapore, ma anche la vista devono coinvolgere i commensali, rendendo il kaiseki non una semplice cena, ma un vero e proprio evento da vivere.

il menù di IYO kaiseki: un’esperienza culinaria unica

Struttura dei menù degustazione

IYO Kaiseki offre due menù degustazione che si distaccano da ciò che si è visto in precedenza in altri ristoranti italiani. Ogni menù è una selezione elaborata di piatti, concepiti per esprimere il meglio della cucina giapponese. Gli ospiti possono anche scegliere un ulteriore menù personalizzato del chef, favorendo un’interazione diretta con la cucina. Questa flessibilità non solo esalta la creatività del chef, ma permette anche agli avventori di selezionare esperienze che si adattano ai loro gusti personali.

L’importanza degli ingredienti

La freschezza e la provenienza degli ingredienti sono centrali nel kaiseki di IYO. Ogni piatto è realizzato usando prodotti stagionali, che variano in base al periodo dell’anno. Questa attenzione al dettaglio si riflette non solo nei sapori, ma anche nei contrasti di temperatura e consistenza. Inoltre, IYO si distingue per l’uso di ceramiche e porcellane giapponesi appositamente selezionate, che aggiungono un ulteriore strato di arte alla presentazione del pasto.

il team e l’atmosfera di IYO Kaiseki

Chef e staff: maestri dell’arte culinaria

Alla guida della cucina troviamo lo chef Katsumi Soga, con una vasta esperienza nel settore che arricchisce ulteriormente l’offerta gastronomica di IYO. La sua collaborazione con Claudio Liu rappresenta un connubio di passione e professionalità. A completare il servizio, Federica Strologo come restaurant manager e Vanessa Simini come sommelier che, specializzata in sake, arricchisce l’esperienza degustativa con abbinamenti di bevande tra cui anche innovativi sake.

Un ambiente raffinato e accogliente

Il design degli spazi di IYO Kaiseki è studiato per riflettere la grazia del concetto di kaiseki. L’ambiente è un equilibrio perfetto tra tradizione e modernità, che consente ai visitatori di immergersi pienamente nell’esperienza culinaria. Non si tratta solo di un luogo dove mangiare, ma di un’esperienza da vivere, dove ogni elemento è curato nei minimi dettagli, dal servizio alla disposizione dei tavoli.

Grazie alla combinazione di cultura culinaria e attenzione ai dettagli, IYO Kaiseki si propone come una nuova icona del fine dining a Milano, capace di attrarre sia i novizi che gli esperti della gastronomia giapponese.

Silvana Magistri

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