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La pasta patate e provola alla napoletana: storia, ricetta e segreti di un piatto iconico

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Stefano Rossi

La pasta patate e provola è una specialità della tradizione culinaria partenopea, unendo la cremosità di una minestra con la consistenza di un primo piatto. Questo piatto rappresenta un simbolo della cultura gastronomica di Napoli, spesso preparato con cura nei ristoranti locali. Scopriamo insieme la storia, la preparazione e i segreti di questa ricetta tipica che conquista tutti.

storia e origini della pasta patate e provola

La storia della pasta patate e provola è profondamente radicata nella cultura napoletana, risalendo probabilmente al XVII secolo. Le patate, introdotte in Europa dalle Americhe, diventano un alimento fondamentale per le classi meno abbienti, grazie alla loro disponibilità e versatilità. La ricetta di pasta patate e provola, pur non essendo ampiamente conosciuta al di fuori della Campania, ha acquisito grande importanza a livello locale.

La prima documentazione ufficiale di questo piatto comparve nel 1773, nel noto ricettario “Cuoco Galante” di Vincenzo Corrado. Qui, oltre alla pasta e alle patate, viene evidenziato l’uso della crosta di formaggio per arricchire il brodo, un espediente tipico della cucina popolare che riflette la necessità di recuperare gli avanzi. Questo aspetto del “cucina povera” è ancora oggi attuale, in una società sempre più attenta agli sprechi.

L’utilizzo della pasta mista, un altro ingrediente fondamentale, deriva dall’abitudine di utilizzare piccoli avanzi di diverse varietà di pasta, unendo così il gusto alla praticità. Oggi, la pasta mista è facilmente reperibile nei supermercati, testimonianza di un’evoluzione della tradizione culinaria che, pur mantenendo le radici storiche, si adatta alle abitudini moderne.

la preparazione della pasta patate e provola

Preparare la pasta patate e provola richiede attenzione e cura nei dettagli, a partire dalla scelta degli ingredienti. Gli elementi base includono patate a pasta bianca o gialla, provola fresca, pasta mista e un assortimento di aromi come rosmarino, cipolla, carota e sedano. Un tocco di pancetta e un filo di olio extravergine d’oliva completano la ricetta.

La prima fase prevede la preparazione di un soffritto a base di cipolla, carota e sedano, che andrà cucinato lentamente fino a quando non risulta dorato. A questo punto, si aggiungono le patate tagliate a cubetti e i pomodorini ciliegini, continuando a cuocere il tutto per amalgamare i sapori. Aggiungere acqua per coprire le patate e far cuocere fino a quando saranno morbide è un passo cruciale. A questo punto, è importante non scolare completamente il brodo avanzato, poiché la giusta quantità di liquido sarà essenziale per ottenere la consistenza desiderata.

Una volta cotte le patate, si incorpora la pasta mista, aggiungendo del brodo gradualmente. Qui risiede il trucco: mescolare costantemente per garantire che la pasta assorba correttamente il liquido, fino a raggiungere quella consistenza tipica definita “azzeccata“, ovvero ben amalgamata. Durante gli ultimi minuti di cottura, si aggiungono i cubetti di provola, che si scioglieranno dolcemente, conferendo il caratteristico filo e sapore al piatto.

varianti e altri piatti partenopei da scoprire

La cucina napoletana offre una vasta gamma di piatti che meritano di essere esplorati. Oltre alla pasta patate e provola, altre ricette iconiche includono la pasta e cavolfiore, la pasta alla genovese e la rinomata pasta al forno napoletana. Ogni piatto racconta una storia, esprimendo la ricchezza della cultura culinaria di Napoli.

Un altro piatto da non perdere è la minestra maritata, caratterizzata da un mix di verdure e carne, che rappresenta un ottimo esempio di come la cucina tradizionale riesca a coniugare diversi ingredienti in un’unica preparazione gustosa. Infine, il gateau di patate, le uova in purgatorio e la frittata di maccheroni sono solo alcune delle delizie che completano l’offerta gastronomica partenopea.

Con molta probabilità, la pasta patate e provola potrebbe diventare un piatto simbolo nella vostra tavola, richiamando la convivialità e la tradizione della cucina napoletana nel suo insieme. La semplicità degli ingredienti e la ricchezza dei sapori continuano a conquistare i palati di passanti e residenti, rendendo questo piatto una vera e propria celebrazione della cultura gastronomica napoletana.

Stefano Rossi

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