La Sardegna si afferma nel panorama enologico italiano con numeri da record e una qualità in continua crescita. La Guida ai migliori vini della Sardegna 2025, redatta dai giornalisti Maurizio Valeriani e Antonio Paolini su Vinodabere.it, evidenzia le eccellenze vinicole dell’isola. È un vero e proprio spaccato della vitalità di un settore che promette di consolidare la propria reputazione.
Tra le novità più significative emerse dalla guida, spicca l’incredibile risultato raggiunto da otto vini sardi che hanno ricevuto l’ambito punteggio di 100/100. Questo traguardo evidenzia non solo la qualità, ma anche l’impegno delle cantine locali nel migliorare costantemente le proprie produzioni. I vini che hanno raggiunto questa vetta sono:
Ogni vino racconta una storia di territorio e passione, frutto di una tradizione secolare che si sposa con innovative tecniche di produzione. La varietà di vitigni, unita alle peculiarità climatiche dell’isola, offre il terreno ideale per la creazione di vini di altissima qualità.
Non solo i punteggi perfetti: la Guida ai migliori vini della Sardegna segnala oltre 118 etichette che hanno ottenuto punteggi superiori a 98, conquistando il massimo riconoscimento di “Standing Ovation”. Questo riconoscimento è dedicato agli vini che riescono a distinguersi per qualità, tipicità e carattere.
Valeriani e Paolini, curatori della guida, sottolineano come questa edizione sia stata strutturata in 38 sottosezioni, per esaminare in dettaglio tutte le realtà territoriali dell’isola. Accanto ai nomi già affermati nel panorama vinicolo, emergono sempre più cantine meno conosciute ma altrettanto talentuose, pronte a fare il proprio ingresso nel mercato con prodotti significativi. Questo panorama diversificato fa ben sperare per un futuro in cui la Sardegna si posiziona sempre più come leader nel settore.
Il Cannonau, conosciuto come il vitigno simbolo della Sardegna, ha mostrato una notevole evoluzione. La guida rivela che i vini a base di Cannonau non si limitano più a quelli tradizionalmente alcolici, ma si stanno progressivamente adattando alle nuove tendenze di consumo che favoriscono vini più moderni e leggeri. Questo cambiamento non solo sfata alcuni stereotipi, ma comporta anche la riconsiderazione del potenziale di questo vitigno, in grado di offrire una varietà gustativa che si allinea con le richieste del mercato attuale.
Un’ulteriore novità per il 2025 proviene dalla zona del Mandrolisai, precisamente dalla sua omonima denominazione, che si distingue per l’utilizzo di tre vitigni in blend: Bovale, Cannonau e Monica. Con tre vini premiati tra i top otto con il punteggio di 100/100, il Mandrolisai si conferma come un’area di crescente reputazione e interesse nel panorama vinicolo sardo. Il Cagnulari, un vitigno che sta guadagnando consensi, ha ottenuto ben sette Standing Ovation, a testimonianza della qualità e della versatilità delle sue produzioni.
La Sardegna si afferma quindi non solo come terra di tradizioni, ma come hub innovativo in continua crescita nel mondo del vino, capace di attrarre l’attenzione di esperti e appassionati del settore.
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