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La spesa in Italia: il ritratto di 13 storie di sopravvivenza alimentare tra disuguaglianze e resilienza

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Lino Bartolo

Il panorama alimentare in Italia si sta trasformando, mettendo in luce storie di sopravvivenza alimentare legate ai carrelli della spesa di pensionati, disoccupati e famiglie a basso reddito. Il nuovo saggio di Andrea Segrè e Ilaria Pertot, intitolato “La spesa nel carrello degli altri. L’Italia e l’impoverimento alimentare”, esamina le conseguenze dell’aumento dei costi e della volatilità economica sui più vulnerabili della società.

Le microstorie di sopravvivenza alimentare

Un viaggio attraverso le storie di chi lotta ogni giorno

Il libro di Segrè, in libreria dal 30 agosto, presenta tredici microstorie che ritraggono la realtà quotidiana di coloro che si trovano ad affrontare un panorama di crescente povertà alimentare. Questo saggio offre un’opportunità preziosa per comprendere le complessità pove di disuguaglianza e di sfide che coinvolgono il cibo. La narrazione non si limita a descrivere la vita di ognuno; approfondisce anche il valore intrinseco che il cibo ricopre nelle vite delle persone. Gli autori mettono in evidenza come, attraverso la condivisione e la comprensione della fame altrui, si possano trovare risposte concrete ad una delle domande più pressanti della nostra società: cosa mangiano i poveri?

Pensionati e gli effetti dell’aumento dei prezzi

In particolare, il saggio si sofferma sulla situazione dei pensionati, una fascia di popolazione che affronta con difficoltà il continuo innalzamento dei prezzi. Secondo i dati forniti dall’Istat, le famiglie a basso reddito hanno recentemente registrato una riduzione del 2,5% nella spesa reale, un fenomeno che influisce maggiormente sulle famiglie meno abbienti. Per molti pensionati, questo significa ridurre la qualità nutrizionale degli alimenti acquistati per mantenere le spese sotto controllo, alimentando una spirale di insicurezza alimentare che non fa che aggravarsi di anno in anno.

Inequità alimentare e il peggioramento delle condizioni socioeconomiche

Un’analisi dell’insicurezza alimentare in aumento

Una delle tematiche chiave del libro è l’inequità alimentare, che si sta acutizzando nel contesto della crisi economica attuale. L’Osservatorio Waste Watcher International prevede un aumento significativo dell’insicurezza alimentare, con stime che parlano di un incremento del 235% per le famiglie più vulnerabili. Le previsioni sono particolarmente allarmanti per il Mezzogiorno e le aree rurali del Paese, dove gli aumenti si possono attestare addirittura al 27% e al 65% rispettivamente nei prossimi dodici mesi.

La divisione socioeconomica in un contesto di emergenza

Questa divisione non è solo una questione di numeri; è un riflesso di una società che appare sempre più polarizzata. I carrelli della spesa si riempiono di prodotti a bassa qualità nutrizionale, un chiaro segnale delle scelte obbligate a cui sono costrette molte famiglie. Ciò solleva interrogativi su come la società possa rispondere a tali necessità, ripristinando il valore etico del cibo e lavorando per una giustizia alimentare che possa garantire a tutti il diritto a un’alimentazione sana e sufficiente.

La condivisione come risposta a un problema collettivo

La riflessione del Cardinale Matteo Maria Zuppi

Nel suo intervento introduttivo, il Cardinale Matteo Maria Zuppi invita a riflettere su come la condivisione delle risorse, e quindi del cibo, possa servire a soddisfare le necessità di tutti. La prefazione del Cardinale evidenzia l’importanza di comprendere le sfide alimentari affrontate dai meno fortunati, suggerendo che affrontare la fame altrui ci aiuta, in modo paradossale, a apprezzare e valorizzare maggiormente il cibo stesso. La spesa, quindi, non può essere vista come un mero atto economico, ma come un momento cruciale di connessione e di responsabilità sociale.

Prospettive future e l’importanza della giustizia alimentare

Le storie raccontate nel libro di Segrè e Pertot non vogliono solo presentare una realtà scomoda, ma anche stimolare una reazione. La giustizia alimentare, intesa come diritto alla dignità e al nutrimento per tutti, è un tema di crescente rilevanza, soprattutto in un contesto in cui le disparità economiche continuano ad aumentare. Unendo le forze per garantire maggiore accesso al cibo di qualità, la società italiana può iniziare a trarre un vantaggio collettivo, trasformando le sue carenze in opportunità di crescita e solidarietà.

Lino Bartolo

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