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La storia di Tabasco: da Avery Island alla tavola di tutto il mondo

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Francesca La Rocca

La McIlhenny Company è un’icona nell’industria della salsa piccante, con una storia affascinante che risale alla seconda metà dell’Ottocento. Il suo prodotto di punta, la salsa Tabasco, è sinonimo di qualità e tradizione. Con una produzione che dura quasi cinque anni, la Tabasco rappresenta un perfetto equilibrio tra artigianalità e innovazione. Scopriamo insieme la storia di questo famoso condimento e i suoi segreti di produzione.

La nascita della salsa Tabasco

Origini nel cuore della Louisiana

La salsa Tabasco ha le sue radici nella McIlhenny Company, fondata nel 1869 ad Avery Island, Louisiana. Il fondatore, Edmund McIlhenny, dopo anni di sperimentazione, sviluppò una ricetta che è ancora utilizzata oggi. La salsa deriva dall’omonima cultivar di peperoncino della specie Capsicum frutescens, che porta il nome dello stato messicano di Tabasco. Nel 1868, McIlhenny piantò il suo primo raccolto di peperoncini rossi e, l’anno successivo, inviò 658 bottiglie della sua salsa, etichettate a mano, per la vendita nei negozi di New Orleans. Da allora, la salsa Tabasco è diventata un prodotto di riferimento negli Stati Uniti e all’estero.

Un processo produttivo artigianale

Nonostante la dimensione dell’azienda, la produzione della salsa Tabasco è incredibilmente artigianale. Gli ingredienti principali – aceto, peperoncino rosso e sale – sono pochi, ma la loro lavorazione è complessa e richiede tempo. I peperoncini vengono piantati all’inizio della primavera e raccolti a mano tra agosto e ottobre, esclusivamente ad Avery Island. Da qui si inizia un attento processo di fermentazione e invecchiamento che dura oltre tre anni, conferendo alla salsa i suoi sapori unici.

Il metodo di produzione di Tabasco

La lavorazione dei peperoncini

La produzione della salsa inizia con la raccolta manuale dei peperoncini, un’operazione eseguita con grande attenzione. Un caveau custodisce gelosamente i semi dei peperoncini utilizzati, sottolineando l’importanza che la McIlhenny Company attribuisce alla qualità delle materie prime. Dopo la raccolta, i peperoncini vengono macinati in una polpa densa chiamata “mash” e mescolati con una dose generosa di sale estratto localmente. Questa miscela viene poi trasferita in botti di legno di quercia bianca, dove invecchia per tre anni.

Ispezione e affinamento

Durante il periodo di invecchiamento, un membro della famiglia McIlhenny verifica regolarmente ogni lotto di mash, garantendo il rispetto degli standard qualitativi. Quando il mash raggiunge il giusto livello di maturazione, viene filtrato e mescolato con aceto distillato di alta qualità. Questa miscela è poi affinata in grandi tini di legno, per un massimo di 28 giorni, prima di essere imbottigliata. Questo approccio meticoloso consente al prodotto finale di mantenere una coerenza di gusto e qualità che ha conquistato i palati di tutto il mondo.

Il successo tra i soldati americani

Tabasco nelle razioni militari

Un capitolo rilevante nella storia della salsa Tabasco è legato all’uso nelle razioni militari statunitensi. Nel 1966, Walter McIlhenny, pronipote del fondatore, suggerì l’aggiunta di una bottiglietta di Tabasco da 3,7 ml nelle razioni alimentari destinate ai soldati. Questo passaggio permise ai militari, impegnati in missioni all’estero, di dare sapore ai pasti, spesso monotoni, che consumavano.

Ritorno della bottiglietta

Il successo tra le truppe fu immediato, ma nel 2011, l’esercito decise di eliminare le mini bottigliette, optando per bustine simili a quelle del ketchup. Questa scelta scatenò una reazione da parte dei soldati, tanto che nel 2019, la bottiglietta di Tabasco fu riportata nelle razioni, seguendo il desiderio degli utenti. Altri eserciti, come quello britannico, australiano e norvegese, seguirono l’esempio, dimostrando l’impatto culturale del prodotto.

Varianti di salsa Tabasco

Un’ampia gamma di sapori

Dalla sua creazione, la salsa Tabasco ha evoluto la sua offerta, introducendo diverse varianti per soddisfare i gusti di una clientela globale. Attualmente è etichettata in 22 lingue e dialetti e offre tipologie diverse. Accanto alla ricetta originale, si trovano versioni più dolci e meno piccanti come quella verde a base di jalapeño, e la variante chipotle, elaborata utilizzando peperoncini affumicati.

Opzioni per ogni palato

Tre varianti si distaccano per specificità: la piccante salsa Habanero, composta da peperoncini habanero miscelati con frutti come mango e papaya; la Sriracha, che richiama i sapori del sud-est asiatico; e infine la Garlic, con un mix di peperoncini infuso con aglio, perfetta per chi ama una nota aromatica intensa. La Buffalo Style, ideale per condire alette di pollo, e la Sweet & Spicy, che bilancia dolce e piccante, completano la selezione, dimostrando come Tabasco possa soddisfare ogni tipo di palato.

Francesca La Rocca

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