Un cambiamento significativo si profila all’orizzonte per la famiglia Tonazzo di Villanova di Camposampiero, un comune del padovano legato al settore della carne sin dal 1888. Con una decisione audace, l’azienda ha scelto di abbandonare la produzione di carne per concentrarsi esclusivamente su prodotti vegetali, rispondendo così a una domanda di mercato sempre più rivolta verso l’alimentazione sana e sostenibile.
La famiglia Tonazzo si è affermata nel mercato della carne, diventando sinonimo di qualità e tradizione nel settore. Fondato nel 1888, il marchio ha legato la propria fortuna a un prodotto che ha caratterizzato il palcoscenico gastronomico italiano. Negli anni, l’azienda ha saputo adattarsi ai cambiamenti del mercato e delle abitudini alimentari, diversificando la sua offerta e rispondendo alle richieste dei consumatori.
Il passaggio alla produzione vegetale non è un tentativo avventato, ma una mossa strategica e ragionata. Infatti, l’azienda era già attiva nel segmento vegetale attraverso la linea Koiene, specializzata in hamburger di soia e altri prodotti vegetariani. Nel 2023, il fatturato generato da questo ramo è stato di 53,4 milioni di euro e le previsioni per l’anno in corso indicano un aumento fino a 65 milioni. Questi dati enfatizzano la crescente domanda di alternative alla carne, evidenziando un cambiamento significativo nelle preferenze alimentari della popolazione.
Albino Tonazzo, amministratore delegato di Kioene, ha chiarito che questa trasformazione non è solo una questione economica. Secondo lui, la decisione è stata presa dopo un’attenta riflessione all’interno della famiglia e in collaborazione con i dipendenti. La volontà di contribuire alla salvaguardia del pianeta e promuovere un’alimentazione consapevole rappresenta il cuore di questa scelta. La crescente consapevolezza etica riguardo il rispetto per l’ambiente e gli animali gioca un ruolo centrale nel riorientamento della produzione.
Oltre agli aspetti morali, l’azienda mira anche a capitalizzare un mercato in rapida espansione. Secondo le statistiche fornite dal Crea, circa il 50% degli italiani ha ridotto il consumo di carne nel 2023, una tendenza che si diffonde attraverso l’Europa e persino in nazioni con una tradizione carnivora come l’Argentina. Questa evoluzione nel comportamento dei consumatori dimostra una crescente richiesta di opzioni vegetali, spingendo le aziende a trovare nuove strade per restare competitive.
La famiglia Tonazzo ha deciso di dismettere tutte le attività collegate alla carne, incluso il marchio Compa, a partire dal 31 dicembre prossimo. Questa scelta rappresenta un’importante svolta strategica, che riflette non solo l’adattamento ai cambiamenti del mercato, ma anche un’attenzione crescente verso le normative ambientali e le preferenze dei consumatori.
Con l’attuale fatturato annuale di Kioene che supera già i 50 milioni di euro, e il complessivo gruppo Tonazzo che supera gli 80 milioni, i risultati economici dimostrano la solidità della transizione. Il settore vegetale sta già fornendo un sostegno essenziale agli incassi dell’azienda, dimostrando che la scelta di orientarsi verso l’alternativa vegetale non compromette la stabilità finanziaria.
La strategia della famiglia Tonazzo è quindi chiara: rispondere a una domanda di mercato in evoluzione con prodotti innovativi e sostenibili, mantenendo un profondo rispetto per le tradizioni che li hanno resi noti nel settore alimentare.
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