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LeBron James celebra l’oro olimpico con una cena da mille e una notte: 100k in cibo e vino esclusivo

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Marco Gerini

Dopo aver conquistato il tanto ambito oro olimpico, l’atleta LeBron James ha deciso di festeggiare in grande stile, rifacendo il pieno di piaceri gastronomici. Con una spesa che supera i 100.000 dollari, James e il suo collega Draymond Green hanno optato per una serie di scelte culinarie e vinicole d’eccezione. Scopriamo insieme i dettagli di questa festosa e lussuosa celebrazione.

La celebrazione dell’oro olimpico

Un trionfo da festeggiare

Il mondo dello sport ha dei momenti che rimangono scolpiti nella storia, e la vittoria alle Olimpiadi è senza dubbio uno di questi. Per il team USA di basket, conquistare l’oro è un obiettivo primario, simbolo di eccellenza e competizione. Tuttavia, dopo una vittoria così prestigiosa, la celebrazione si configura nei modi più svariati. LeBron James ha scelto di esprimere la sua gioia attraverso una cena esclusiva, che non è stata solo un pasto, ma un’autentica esperienza gourmet.

Un’avventura culinaria in Francia

In compagnia di Draymond Green, LeBron ha intrapreso un viaggio gastronomico nella campagna francese. Secondo quanto riportato da fonti anonime, il duo ha deciso di esplorare la cucina locale con un approccio senza freni, ordinando piatti di grande prestigio e vini di rara qualità. Non si è trattato solo di un pasto, ma di un vero e proprio banchetto che celebra la loro vittoria in un contesto degno della loro fama.

Il vino da celebrazione: una scelta ricercata

Prelibatezze vinicole

Le scelte vinicole di LeBron James durante la sua cena riflettono una passione per l’enologia di alta classe. Tra le bottiglie selezionate ci sono veri gioielli del settore. Due delle etichette distintive includono il Leroy Corton-Charlemagne Grand Cru del 2004, un vino bianco altamente pregiato, acquistato a oltre 9.400 dollari a bottiglia. Inoltre, hanno optato per quattro bottiglie di La Tâche del Domaine de la Romanee-Conti del 2018, per una spesa complessiva di circa 32.000 dollari.

La selezione di cognac

Ma il fare festa per LeBron non si limita al solo vino. Un appassionato di cognac, ha sicuramente arricchito e diversificato la sua scelta di bevande, rendendo questo evento ancora più memorabile. Il cognac, noto per la sua raffinatezza, è un segno di apprezzamento delle tradizioni culinarie francesi e della loro cultura del bere, della quale James e Green si sono resi protagonisti.

Un menù ricco di prelibatezze

Opzioni gastronomiche esclusive

Il banchetto dei due campioni non sarebbe stato completo senza un menù all’altezza delle loro aspettative. Hanno scelto di servirsi di un chef privato che ha deliziato il loro palato con piatti di gran classe. Tra le portate vi era del caviale in edizione limitata Petrossian, di cui sono state prodotte solo un centinaio di casse, il che rende questa scelta altamente ambita e costosa. Il costo di circa 3.000 dollari solo per il caviale è testimonianza del livello di esclusività del loro convivio.

Un incontro di sapori

A completare il menù ci sono stati piatti ben noti e apprezzati per il loro gusto e qualità, come il manzo Charolaise e il tartufo bianco. L’idea di approfittare della produzione gastronomica locale ha sicuramente reso questo banchetto una vera esperienza sensoriale, ricca di sapori e aromi freschi.

Futuro gastronomico: nuove avventure in arrivo

Altri piani in Francia

La scoperta della cucina e dei vini francesi non si esaurisce qui. Stando alle fonti, James e Green hanno già pianificato di tornare per continuare questa avventura gastronomica anche nel prossimo anno, a prescindere dalle loro future vittorie olimpiche. Questo progetto di esplorazione culinaria dimostra quanto siano appassionati non solo dello sport, ma anche della cultura gastronomica.

Le stranezze di un altro campione

Non tutti i membri della squadra USA registrano la stessa gioia nella celebrazione. Infatti, Stephen Curry pare sia ancora alle prese con una sorta di “bando” dai McDonald’s francesi, una situazione piuttosto curiosa che contribuisce a rendere il contesto sportivo e culturale delle Olimpiadi sempre più vivace e ricco di aneddoti.

Marco Gerini

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