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L’incredibile storia di Clementine, l’aragosta arancione che ha sfuggito il destino al supermercato

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Lino Bartolo

Clementine, un’aragosta di colore arancione, ha attirato l’attenzione grazie alla sua rara tonalità che le ha permesso di scappare da un supermercato di Long Island e tornare nel suo habitat naturale. Questo straordinario evento ha messo in luce non solo la bellezza unica di questo esemplare, ma anche il lavoro delle organizzazioni di salvataggio animale, sottolineando l’importanza del rispetto per la vita marina.

La fuga dall’ambiente del supermercato

Un incontro fortunato

Il viaggio di Clementine inizia nel caldo luglio di Long Island, dove la sua straordinaria colorazione ha immediatamente catturato l’occhio di chi la osservava. Mentre la maggior parte delle aragoste presenta colori più comuni come il marrone o il blu, la tonalità arancione di Clementine è un’eccezione rara, stimata in circa un esemplare ogni 30 milioni. Questa variazione cromatica ha sorpreso il proprietario del supermercato, spingendolo a contattare un acquario locale con l’intento di trovare una nuova casa per l’aragosta.

Tuttavia, l’intervento di Humane Long Island , una nota organizzazione di difesa degli animali, è stato cruciale per garantire la libertà di Clementine. Dopo aver ricevuto la richiesta di aiuto dal Southampton Animal Shelter, HLI ha subito messo in moto le operazioni di salvataggio. Senza dubbio, la rapidità di questa risposta ha segnato la differenza tra la vita e la morte per Clementine, permettendole di sfuggire a un destino inaccettabile.

Il piano di salvataggio

Per facilitare il rilascio dell’aragosta, HLI e il supermercato hanno collaborato per creare un ambiente idoneo nel quale Clementine potesse essere temporaneamente ospitata. La soluzione trovata è stata una grande vasca riempita di acqua salata, essenziale per mantenere l’aragosta in vita e favorirne la riabilitazione. John Di Leonardo, direttore esecutivo di HLI, ha descritto il processo come fondamentale per preparare Clementine al suo ritorno in mare.

È entusiasta nel raccontare come, non appena è stata portata verso l’oceano, l’aragosta ha dimostrato il suo desiderio di libertà. “Appena ha visto l’acqua, ha cominciato a cercare del cibo: era pronta a partire,” spiega Di Leonardo. Questo comportamento instintivo è un chiaro segnale di quanto sia fondamentale per gli animali marini vivere nei loro habitat naturali.

La rarità del colore di Clementine

Comprendere la chimica del colore

Il colore di un’aragosta è generalmente influenzato dalla presenza di un pigmento noto come astaxantina, che viene immagazzinato nella pelle. In condizioni normali, gli esemplari di aragosta presentano tonalità più comuni, come il marrone speckled o il blu intenso, che cambiano in rosso vivo una volta cotti. La combinazione di fattori genetici e ambientali gioca un ruolo cruciale nella manifestazione di questi colori.

Clementine, con la sua straordinaria colorazione arancione, è riuscita a accumulare una quantità anomala di astaxantina, il che la rende un fenomeno raro. Questa caratteristica non solo la distingue visivamente dalle altre aragoste, ma sottolinea anche l’importanza della genetica nella diversità biologica degli ecosistemi marini.

Il messaggio di Clementine

Il salvataggio di Clementine non è solo un evento affascinante, ma porta con sé un messaggio significativo. Le parole di Di Leonardo risuonano forti: “Le aragoste vogliono vivere nella natura. Non desiderano essere bollite in una pentola o imprigionate in acquari angusti.” Questo monito è un richiamo alla responsabilità collettiva di proteggere le creature marine e i loro habitat.

Clementine diventa così non solo un simbolo di speranza, ma anche un promemoria per l’umanità: la conservazione delle specie marine è un dovere fondamentale per garantire un futuro sostenibile.

L’atto di liberare Clementine rappresenta un successo per le organizzazioni di salvaguardia degli animali e un passo significativo verso il rispetto per la vita marina. La storia di questa aragosta arancione ci invita a riflettere sul nostro impatto, incoraggiandoci a preservare la bellezza e la diversità dei nostri mari.

Lino Bartolo

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