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L’indotto dei ristoranti Michelin in Italia cresce: il report “Taste Tourism” rivela cifre record

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Francesca La Rocca

L’industria della ristorazione di alta gamma in Italia continua ad espandersi, generando un impatto economico significativo. I risultati dello studio “Taste Tourism”, presentati in occasione del 70° anniversario della Guida Michelin Italia, dimostrano un incremento notevole dell’indotto generato dai ristoranti stellati nel nostro paese. Questo trend positivo offre ottimismo agli operatori turistici e commerciali, evidenziando la crescente attrattività della gastronomia italiana sul palcoscenico internazionale.

L’analisi dell’indotto nel settore ristorativo

La crescita dell’indotto dal 2016 a oggi

Secondo l’indagine condotta da Jfc, l’indotto economico degli ristoranti stellati in Italia è passato da 280 milioni di euro nel 2016 a ben 438 milioni di euro nel 2023. Questa cifra non include la spesa effettuata dai clienti all’interno dei ristoranti stessi, ma considera gli effetti economici su settori affini come l’hotellerie, il commercio e vari servizi. L’analisi ha messo in evidenza come l’alta ristorazione non solo attiri visitatori, ma stimoli anche una vasta rete di attività economiche correlate.

Non è una sorpresa che i ristoranti Michelin siano diventati un’attrazione fondamentale per il turismo gastronomico. La Guida Michelin, da sempre sinonimo di qualità, rappresenta una garanzia per il cliente e una vetrina di grande pregio per i locali che ottengono una stella. In questo contesto, la crescita vertiginosa delle entrate dimostra l’importanza di questi ristoranti nel panorama della gastronomia mondiale.

L’impatto economico sui visitatori stranieri

L’afflusso di turisti da tutto il mondo

Nel 2023, i ristoranti stellati italiani hanno accolto qualcosa come 2,4 milioni di clienti, di cui il 40,7% provenienti dall’estero. Questi visitatori giungono da ben 43 diverse nazioni, portando con sé una varietà di aspettative e un desiderio di scoprire le prelibatezze culinarie italiane. Questo flusso turistico non rappresenta solo un indicatore della reputazione internazionale dei ristoranti stellati, ma chiarisce anche come l’alta cucina possa fungere da catalizzatore per il turismo nel suo complesso.

Marco Do, direttore della Comunicazione e Relazioni Esterne di Michelin Italia, ha evidenziato l’importanza della Guida Michelin nel fornire visibilità e riconoscimento a questi ristoranti, forgiando una connessione diretta tra la gastronomia e il turismo. L’alta visibilità offre ai ristoranti una clientela diversificata, contribuendo significativamente alle economie locali e regionali, in particolare nelle zone meno battute dai flussi turistici tradizionali.

Proiezioni future per il 2024

Un indotto sempre in aumento

Le previsioni per il 2024 suggeriscono un ulteriore aumento dell’indotto indiretto, che potrebbe raggiungere quasi 500 milioni di euro . Questo dato rafforza la posizione dell’Italia come meta gastronomica di livello mondiale e posta una sfida interessante per gli operatori del settore, che dovranno continuare a innovare e valorizzare l’offerta culinaria per mantenere la competitività.

Ad un anno dal 2023, l’incremento dell’indotto segna la fiducia crescente del mercato nella ristorazione di lusso italiana. Le prospettive positive per il settore non si limitano solo alla presenza di clienti internazionali, ma si estendono anche alla promozione dei sapori e delle tradizioni culinarie locali, che rappresentano un’importante fonte di attrazione per i turisti. L’interazione tra turismo e gastronomia risulta cruciale per lo sviluppo sostenibile di entrambe le industrie, suggerendo che il futuro della ristorazione stellata in Italia è luminoso.

Il Mediterraneo si conferma, quindi, non solo un crocevia di culture, ma anche un punto di riferimento nella scena della gastronomia internazionale, pronto a conquistare palati sempre più esigenti. La ristorazione d’alto livello continua a rappresentare un asset strategico nella promozione dell’Italianità nel mondo.

Francesca La Rocca

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