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Maison Taittinger: rinnovamento e sfide nella casa produttrice di Champagne più grande della regione

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Marco Gerini

Maison Taittinger, la storica maison di Champagne con sede nella regine Champagne-Ardenne, sta attraversando un periodo di straordinari cambiamenti e rinnovamenti. Sotto la direzione di Vitalie Taittinger, la prima donna a prendere le redini dell’azienda, sono stati implementati nuovi progetti che abbracciano stile, accoglienza e una forte connessione con l’arte e la cultura. In un contesto segnato dalla pandemia e da sfide nella vendemmia, Maison Taittinger si prepara a reinventarsi per il futuro.

Un nuovo volto per Maison Taittinger

La riapertura post pandemia

Dopo un lungo periodo di lavori di ristrutturazione, Maison Taittinger ha recentemente riaperto le sue porte al pubblico, offrendo un’esperienza rinnovata e immersiva. Situata sulle fondamenta di una storica abbazia benedettina dedicata a Saint Nicaise, la casa ha visto la creazione di spazi moderni e luminosi, che rendono omaggio al suo prestigioso passato. Vitalie Taittinger, nel ricordare il difficile momento che ha preceduto la pandemia, racconta di come suo padre l’abbia contattata per condividere timori e dubbi riguardo al futuro dell’azienda in un periodo così incerto.

La nuova struttura integra ampie vetrate che si affacciano sui giardini della maison, creando un ambiente arioso e luminoso. All’interno, i visitatori possono scoprire nuove sale dedicate all’ospitalità, due lounge e un bar di degustazione, che promettono di elevare l’esperienza del consumo di Champagne. Tra le novità, si prevede anche l’apertura di un ristorante nell’estate del 2025, aggiungendo un ulteriore elemento alla già ricca offerta della maison.

Storia e cultura a portata di mano

I visitatori di Maison Taittinger possono anche esplorare le famose caves gallo-romane, delle vere e proprie cattedrali sotterranee che conservano l’aria umida e fredda ideale per la conservazione del vino. Questi spazi storici raccontano storie di tempi passati, con incisioni lasciate dai soldati della Prima Guerra Mondiale, che utilizzavano le grotte come rifugi. La maison ha organizzato tre nuovi tour che combinano arte, gastronomia e naturalmente la degustazione di Champagne, sottolineando l’impegno della famiglia Taittinger nel promuovere la cultura e il patrimonio locale.

Relazioni tra Champagne, arte e gastronomia

Nuovi tour esperienziali

Maison Taittinger ha introdotto tre nuovi tour progettati per mostrare il profondo legame tra Champagne, arte e gastronomia. Il tour “Instant Rosé” offre ai visitatori l’opportunità di degustare le cuvée Brut Réserve e Prestige Rosé, immerse nella bellezza delle caves gallo-romane. D’altro canto, il tour “Instant Gourmet” si concentra su un’esperienza gastronomica con prodotti di alta qualità, ideati dal rinomato chef Philippe Mille. Un percorso di due ore, denominato “Instant Comtes,” offre una prospettiva più ampia, approfondendo l’arte e la storia della maison, nonché la collezione d’arte Taittinger e il poema “Champagne” di Alan Seeger.

La famiglia Taittinger, attenta a preservare la propria eredità, mira ad ampliare l’offerta di tour e laboratori, oltre ad organizzare itinerari vinicoli che guidano i visitatori alla scoperta del territorio circostante. Tra queste esperienze, si prevede la visita a emblematici luoghi di famiglia, come il castello de la Marquetterie, simbolo dell’impegno della famiglia nella produzione di Champagne.

Creare spazi di coinvolgimento

L’intento della famiglia Taittinger è chiaro: creare un ambiente nel quale i visitatori possano immergersi completamente nel loro universo. Vitalie Taittinger esprime il desiderio di unire tradizione e innovazione, offrendo un’interpretazione moderna della cultura del vino in un contesto che esalta il legame con la terra e la storia della maison.

Una vendemmia difficile e sfide future

Le difficoltà del 2024

Il 2024 si prospetta come un anno di sfide per la maison, non solo a causa della vendemmia difficile, ma anche per un brusco calo delle vendite di Champagne a livello globale. In particolare, l’export in Italia ha subito una flessione del 15% rispetto agli anni precedenti. La stagione è stata flagellata da eventi climatici estremi come gelate e grandinate primaverili, così come dall’insorgere di malattie come la peronospora che hanno colpito i vigneti.

L’ottimismo della famiglia Taittinger

Tuttavia, Clovis Taittinger, export manager della maison, rimane fiducioso. Il focus non è solo sull’inevitabile difficoltà economica e climatica, ma sulla pianificazione a lungo termine. “Non deve essere tutto bianco o nero,” afferma, sottolineando l’importanza di affrontare le sfide con resilienza e adattamento. La vendemmia del chardonnay, varietà simbolo dell’azienda, è attesa per il 19 settembre, in ritardo rispetto agli ultimi otto anni. Nonostante ciò, la famiglia Taittinger non perde la speranza di superare le avversità, focalizzandosi sulla qualità.

La maison si prepara a scrivere un nuovo capitolo nella propria storia, determinata a continuare a eccellere nel settore del Champagne, unendo capacità di resilienza e fervente passione per il vino.

Marco Gerini

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