La Nutella, la celebre crema spalmabile amata in tutto il mondo, si rinnova con una proposta vegetariana che promette di conquistare un nuovo pubblico. Il lancio della Nutella Plant-Based segna una svolta significativa per Ferrero, specialmente in un anno che celebra il 60° anniversario del marchio. Scopriamo insieme come è fatta e quale sarà il prezzo di vendita.
La decisione di Ferrero di lanciare la versione vegana della Nutella non sorprende, considerando l’evoluzione delle abitudini alimentari globali. Sempre più consumatori stanno optando per scelte alimentari rispettose dell’ambiente e delle proprie esigenze dietetiche, rendendo fondamentale per le aziende alimentari diversificare la propria offerta. La Nutella Plant-Based rappresenta una nuova frontiera per un marchio che ha già storicamente innovato nel settore con una vasta gamma di prodotti, dagli snack ai gelati.
Il passaggio a una formulazione vegana per la Nutella non è solo una mossa commerciale, ma anche una risposta concreta a una serie di richieste da parte dei consumatori. Questa innovazione, infatti, permette di avvicinarsi a un pubblico vegetariano e a coloro che seguono una dieta “flexitariana”, che privilegia cibi vegetali senza escludere completamente quelli di origine animale.
Uno dei punti focali della Nutella Plant-Based è la selezione degli ingredienti. Per mantenere il sapore iconico e la cremosità avvolgente della Nutella originale, Ferrero ha sostituito l’ingrediente lattiero-caseario con ceci e sciroppo di riso. Questi elementi non solo garantiscono un gusto equilibrato, ma avviano anche una sperimentazione interessante nella consistenza della crema spalmabile.
La scelta dei ceci è particolarmente significativa: sono fonte di proteine e apportano un profilo nutrizionale interessante alla nuova crema. Inoltre, l’utilizzo di sciroppo di riso come dolcificante alternativo offre una dolcezza delicata che si unisce perfettamente al sapore del cacao, rendendo la Nutella Plant-Based un prodotto di alta qualità.
L’aspetto grafico del nuovo barattolo richiama la tradizione. La presenza di un tappo verde distintivo e l’etichetta decorata con una leggera texture conferiscono alla nuova variante un’identità visiva che rimane legata al brand storico, mentre segnalano anche la sua diversità in un mercato sempre più variegato.
La Nutella Plant-Based è prodotta in Italia, nello stabilimento di Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino. Questo non solo sottolinea il commitment di Ferrero nei confronti dell’industria alimentare italiana, ma evidenzia anche l’importanza di mantenere standard di qualità elevati durante il processo produttivo.
Il lancio è previsto sugli scaffali in Italia, Francia e Belgio, con un prezzo suggerito di 4,49 euro per il formato da 350 grammi. Successivamente, nel 2025, il prodotto sarà distribuito su mercati internazionali, ampliando le possibilità di scelta per i consumatori di tutto il mondo.
Ferrero dimostra così di voler continuare a scrivere la propria storia, integrando le nuove tendenze alimentari senza compromettere la qualità che ha reso Nutella un simbolo globale. La Nutella Plant-Based non è solo un prodotto, ma una risposta alle nuove esigenze del mercato, un segno distintivo di un’epoca che richiede innovazione e sostenibilità.
Il Frontemare di Rimini, uno dei locali più esclusivi della Riviera Romagnola, si prepara a…
Dopo un Halloween da ricordare, il Frontemare di Rimini torna con un nuovo weekend di…
Il Frontemare Rimini continua a regalare emozioni e divertimento dopo il grande successo del decimo…
Il prossimo 5 e 6 ottobre, il Salone del Vermouth farà tappa a Firenze e…
Maria Canabal è una figura centrale nel dibattito sull'agroalimentare, spinta da un forte impegno verso…
Yotam Ottolenghi, noto chef e autore di bestseller gastronomici, torna in libreria con il suo…