In un contesto che celebra il connubio tra arte e enogastronomia, Pandolfini, la più antica casa d’aste d’Italia, segna un importante traguardo. Situata nella pittoresca Via Margutta a Roma, l’istituzione si distingue per la sua lunga storia che abbraccia un secolo. Per onorare questa data significativa, è stata organizzata un evento che mette in risalto un vino che rappresenta l’eccellenza mondiale: Château d’Yquem. La serata è stata arricchita dalla presentazione del libro “Château d’Yquem. I segreti di un vino leggendario”, scritto da tre esperte nel campo.
La celebrazione del centenario di Pandolfini ha attirato una folla variegata, composta da esperti del vino, artisti e appassionati della cultura. La serata è stata guidata da Federico De Cesare Viola, facilitando discussioni approfondite sui temi di passione e dedizione presenti sia nel mondo dell’arte che in quello del vino. L’atmosfera intensa ha riunito le persone attorno a un obiettivo comune: l’apprezzamento per l’enologia di alta classe.
La presentazione del libro “Château d’Yquem. I segreti di un vino leggendario” ha offerto uno sguardo esclusivo sulla narrazione di un vino che ha fatto la storia. Cinzia Benzi, una figura di spicco nel panorama vinicolo italiano, ha messo in evidenza aneddoti e momenti chiave che delineano il percorso della celebre cantina. Francesca Brambilla e Serena Serrani hanno contribuito con immagini evocative, catturando l’essenza dei vigneti e della produzione. Il libro rappresenta una vera e propria immersione nei segreti di una delle etichette più prestigiose della Bordolese.
Château d’Yquem non è solo un vino, ma un simbolo di altissima qualità. Situato nelle Graves, a sud-ovest di Bordeaux, il castello ha guadagnato nel 1855 il titolo di “Premier Cru Supérieur”, rimanendo l’unico vino dolce a ricevere tale onore. I 133 ettari di vigneti sono principalmente dedicati al Semillon e al Sauvignon blanc, varietà che, grazie al clima della regione, riescono a sviluppare la muffa nobile Botrytis Cinerea, essenziale per la produzione del vino.
La produzione di Château d’Yquem richiede un impegno assiduo e una cura senza pari. La vendemmia viene effettuata a mano e in più fasi, chiamate “tries”, per garantire che solo le uve migliori vengano selezionate. Ogni acino è raccolto con una meticolosità che riflette il rispetto per la natura e le tradizioni vinicole. Dopo la raccolta, il vino è vinificato solo in annate eccezionali, assicurando così che ogni bottiglia rappresenti il valore di innumerevoli ore di lavoro.
Un momento clou della serata è stato rappresentato dagli interventi di ospiti d’eccezione. Alessandro Sarzi Amadè, noto nel settore della distribuzione di vini pregiati, ha espresso apprezzamento per l’opera delle autrici e il valore di Château d’Yquem. Lorenzo Pasquini, estate manager della tenuta, ha condiviso un messaggio video per ringraziare Pandolfini e il pubblico presente, mentre Francesco Tanzi ha sottolineato l’importanza dei vini di alta gamma per la missione della casa d’aste.
Per celebrare royalmente l’evento, è stata organizzata una degustazione esclusiva del millesimo 2017 di Château d’Yquem, gentilmente offerto dalla tenuta. Gli ospiti hanno potuto apprezzare questo vino sontuoso, arricchendo ulteriormente l’esperienza con le sue complesse note aromatiche. L’evento ha rappresentato un perfetto esempio di come la tradizione e l’innovazione possano unirsi in una serata dedicata alla bellezza e all’eccellenza.
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