Il pane e pomodoro rappresentano una pietanza iconica dei mesi estivi, particolarmente nei Paesi del Mediterraneo. In Italia, questo semplice, ma delizioso abbinamento è diventato una vera e propria tradizione, mentre in Spagna è noto come pan con tomate, o pan amb tomaquet in Catalogna. Questa variante iberica ricorda la panzanella romana, con fette di pane raffermo spalmate con pomodoro maturo e arricchite con ingredienti semplici come olio e sale.
Il pan con tomate ha radici profonde nei contesti contadini della Catalogna. Questa preparazione semplice ha permesso ai pasti frugali di diventare un simbolo di convivialità, grazie alla sua capacità di combinare pochi ingredienti in un piatto dal sapore eccezionale. Le famiglie contadine utilizzavano pomodori maturi e succosi per rivitalizzare il pane raffermo, una pratica che rispecchiava la necessità di non sprecare il cibo. Ciò che nasceva come un’esigenza quotidiana si è trasformato nel tempo in una delizia riconosciuta e apprezzata.
La prima documentazione scritta del pan con tomate si trova nel libro “Modo de cuynar a la mallorquina” di Kaume Marti Oliver, risalente al 1884. Questo testo segna l’inizio di una tradizione gastronomica che ha saputo evolversi e adattarsi alle diverse varianti locali, dando vita a ricette che esaltano i prodotti freschi e genuini del territorio.
Non è solo il pomodoro a rendere speciale il pan con tomate; la sua semplicità lo rende versatile e facilmente personalizzabile. Sebbene spesso venga accompagnato da ingredienti come il jamon, la vera essenza di questo piatto risiede nella sua natura basilare. Le tecniche di preparazione possono variare, ma l’elemento centrale resta sempre il pomodoro fresco e l’olio d’oliva, che insieme conferiscono gusto e carattere a questo spuntino estivo.
Essenziale per la preparazione del pan con tomate è il pan de payés, un pane rustico tipico delle campagne catalane. Questo prodotto, caratterizzato da una crosta spessa e una mollica umida, possiede una stabilità straordinaria che gli consente di conservarsi a lungo. Le sue origini risalgono al periodo medievale, quando il mugnaio svolgeva il ruolo di fornaio nella comunità, producendo pane per tutti i contadini locali.
Con il passare del tempo, la produzione di pane ha visto acquisire forme diverse, evolvendosi secondo le esigenze e le risorse disponibili. Oltre al grano, le farine di segale venivano utilizzate per creare varianti adatte ai gusti e ai bisogni delle persone. Fino alla seconda metà dell’Ottocento, il pane veniva preparato frequentemente in casa, ricorrendo a metodi tradizionali che oggi sembrerebbero quasi artigianali.
Verso l’inizio del Novecento, i panettieri iniziarono a dare vita a nuove forme di pane, aprendo la strada a varianti più moderne. Tuttavia, il pan de payés, semplice e autentico, mantenne il suo posto nell’alimentazione quotidiana. Senza un nome fino ad allora definito, questo pane rustico si guadagnò il titolo di pan de payés, simboleggiando sincerità e tradizione delle origini contadine.
Nel corso degli anni, il pan de payés ha mantenuto intatta la sua reputazione di alimento fondamentale nella cucina catalana, fungendo da base ideale per piatti a base di pomodoro e altre specialità del territorio. La combinazione di pane e pomodoro continua a rappresentare un legame profondo con la tradizione gastronomica mediterranea, richiamando a ogni morso il ricordo delle radici culturali e della convivialità estiva.
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