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Pollo alla cacciatora in bianco: la ricetta tradizionale rinnovata per ogni occasione

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Lino Bartolo

Il pollo alla cacciatora in bianco rappresenta una pietanza della tradizione culinaria italiana, nota per la sua semplicità e per il comfort che offre. Questa ricetta, pur con varianti legate alle diverse regioni italiane, mantiene un fascino intramontabile. Carni tenere e sapori bilanciati caratterizzano questo piatto, facilmente preparabile e perfetto per le cene in famiglia. Scopriamo insieme la storia, la preparazione e gli ingredienti fondamentali per realizzare questo delizioso umido.

Origini e significato del pollo alla cacciatora

Un piatto dalle radici umili

Il pollo alla cacciatora ha origini popolari e non è comunemente presente nei ristoranti, anche se è un piatto frequentemente cucinato in ambito domestico, specialmente durante le festività o eventi particolari. Questo umido di pollo, arricchito da un soffritto tradizionale, viene cotto in un sughetto ricco di sapori grazie all’aggiunta di vino o aceto e ortaggi vari, quali peperoni, olive e pinoli. Ogni regione italiana presenta la propria versione, con diverse variabili di ingredienti a seconda delle tradizioni culinarie locali.

In particolare, il centro Italia è il cuore del pollo alla cacciatora, con versioni che variano tra Toscana, Emilia Romagna, Marche, Lazio e Umbria. Anche la Liguria, ad esempio, propone una sua versione, aggiungendo i pinoli per un tocco distintivo. La ricetta è un omaggio alla cucina contadina, capace di adattarsi ai prodotti disponibili e alle esigenze del momento.

Il significato del termine “cacciatora”

Il termine “cacciatora” si riferisce, secondo molte interpretazioni, all’antico modo di cucinare la selvaggina, utilizzando aromi e ingredienti in grado di mitigare il sapore forte della carne. In assenza di selvaggina, nella cucina rurale veniva utilizzato il pollo, dando origine al nome attuale. Un’altra teoria suggerisce che i cacciatori portassero con sé questa pietanza durante le lunghe uscite, per uno spuntino sostanzioso e ricco di sugo da intingere con il pane. Indipendentemente dalla verità, il pollo alla cacciatora ha un carattere storico e culturale ben definito, che ne fa un simbolo della convivialità italiana.

Ingredienti e preparazione del pollo alla cacciatora in bianco

Gli ingredienti necessari

Per preparare un autentico pollo alla cacciatora in bianco per quattro persone sono necessari:

  • 1 pollo intero a pezzi
  • 4 carote
  • 1 costa di sedano verde
  • 1 cipolla bianca piccola
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 peperone verde
  • 30 ml di olio extravergine d’oliva
  • Sale fino
  • 1 rametto di rosmarino
  • 1/2 bicchiere di vino bianco secco

La scelta di ingredienti freschi e di qualità è fondamentale per ottenere un risultato finale che rispetti la tradizione culinaria.

Fasi di preparazione

Iniziare con la preparazione delle verdure: pulire e tagliare a rondelle le carote, a dadini il sedano e il peperone, e affettare finemente la cipolla. In una casseruola, versare l’olio extravergine d’oliva e rosolare la cipolla e l’aglio, fino a doratura. Aggiungere le carote, il sedano e il peperone, continuando a cuocere a fuoco moderato per circa dieci minuti, finché le verdure non saranno morbide.

Unire i pezzi di pollo e rosolarli uniformemente da tutti i lati. Questo passaggio è cruciale per rendere la carne saporita. Dopo avere rosolato il pollo, sfumare con il vino bianco secco e aspettare che l’alcool evapori. Questo contribuisce a conferire al piatto una particolare fragranza e a evitare un sapore eccessivamente alcolico.

Successivamente, aggiungere il rosmarino e un pizzico di sale. Il pollo deve cuocere a fuoco lento per circa 40-50 minuti, aggiungendo, se necessario, un po’ d’acqua. È consigliato monitorare il grasso che si fonda durante la cottura: se risulta eccessivo, eliminarne alcune cucchiaiate per una preparazione più leggera e digeribile.

Il pollo alla cacciatora in bianco si presta a diverse varianti gastronomiche, creando un piatto versatile che può essere accompagnato da uno sfizioso contorno di verdure o da un purè di patate per un pasto completo. Essa incarna l’esperienza culinaria italiana, capace di unire tradizione e innovazione in cucina.

Lino Bartolo

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