Il Pomodoro di Pachino, celebre prodotto siciliano, ha fatto notizia per aver conseguito la certificazione ‘Goccia Verde’, innovativo riconoscimento della sostenibilità nella gestione delle risorse idriche. Questo traguardo rappresenta non solo un passo avanti per la coltivazione di pomodoro di alta qualità, ma anche un esempio di impegno concreto nella salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, in un contesto segnato dalla crisi idrica.
La certificazione ‘Goccia Verde’ è attribuita a coloro che rispettano rigorosi criteri di sostenibilità, attraverso un processo che comprende nove specifiche aree di intervento. Questi criteri abbracciano una vasta gamma di pratiche di gestione sostenibile, quale la riduzione dell’impatto energetico e il miglioramento dell’agroecosistema. Inoltre, vengono promosse iniziative a favore della tutela della biodiversità e del miglioramento delle tecnologie agricole.
È previsto un monitoraggio attento e sistematico su ben 54 indicatori misurabili, che riguardano sia l’aspetto della qualità che quello della quantità delle risorse idriche. Le procedure di verifica, stabilite da ANBI , richiedono un rigoroso rispetto delle normative. L’ottenimento di questa certificazione non è solo un riconoscimento della qualità del prodotto, ma è un impegno verso una progettualità futura che mette al centro la sostenibilità ambientale.
Il presidente del Consorzio Pomodoro di Pachino, Sebastiano Fortunato, ha sottolineato come la gestione inadeguata delle risorse idriche ha portato a gravi crisi, sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo, negli ultimi mesi. Infatti, la mancanza di acqua non solo influisce sull’irrigazione delle coltivazioni, ma provoca anche una preoccupante alterazione del livello di salinità nella zona. Questo aumento della salinità, dovuto alla scarsità idrica, rischia di compromettere le caratteristiche uniche del Pomodoro di Pachino, rendendo difficile la continuazione della produzione.
Il rischio è notevole: qualora la situazione non venisse gestita efficacemente, si potrebbero avere ripercussioni dirette sull’economia locale. L’industria del pomodoro è un pilastro per molti agricoltori e per l’intera comunità, e un eventuale collasso di questo settore implicherebbe una perdita significativa di posti di lavoro e un impatto non trascurabile sull’economia territoriale.
Per evitare le problematiche legate alla crisi idrica, è fondamentale implementare strategie di monitoraggio e gestione delle risorse idriche condivise. Fortunato evidenzia l’importanza di coinvolgere i produttori in azioni concrete di sostenibilità, per creare un approccio coordinato nella presa di decisioni riguardanti l’uso dell’acqua. La valorizzazione delle informazioni già in possesso dei produttori è un passo essenziale, ma deve essere integrato attraverso un’analisi a largo spettro.
Francesco Vincenzi, presidente di ANBI, ha sottolineato l’importanza di questo riconoscimento per il Piano di gestione della siccità. Il fatto che sia stata la Sicilia a ricevere per prima questa certificazione è emblematico; la regione è attualmente una delle più colpite dalla siccità, e pertanto il suo impegno nella gestione sostenibile dell’acqua potrebbe fungere da modello per altre aree.
Attraverso queste azioni e strategie collaborative, il Pomodoro di Pachino non solo matura come un prodotto di eccellenza, ma getta le basi per una sostenibilità che può garantire un futuro sano e prospero per il settore agricolo siciliano.
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