Nel panorama gastronomico italiano, la scelta di un pesto fresco di qualità è spesso complicata dalla presenza di diverse marche. In particolare, i due brand che dominano il mercato del pesto fresco in frigo sono Giovanni Rana e Buitoni. Entrambi offrono prodotti che si differenziano dai tradizionali barattoli di pesto a lunga conservazione, creando una competizione interessante su ingredienti, sapori e qualità. Analizziamo le caratteristiche di entrambi per capire chi si aggiudica il titolo di migliore pesto fresco.
Il PESTO ALLA GENOVESE è una delle ricette più amate e tradizionali della cucina ligure, un piatto che trova origine nelle valli attorno a Genova. I suoi ingredienti principali seguono un rigido disciplinare: basilico fresco di qualità, olio extravergine d’oliva, pinoli, Parmigiano Reggiano, Fiore Sardo, aglio di Vessalico e sale marino. Questi componenti devono essere lavorati con attenzione per preservare i sapori naturali e le proprietà nutritive.
A differenza dei prodotti conservati, il pesto fresco si distingue per freschezza e sapore intensi. Nonostante l’alto numero di concorrenti per le versioni in barattolo – da Barilla a Saclà – nel banco frigo il mercato è dominato da Rana e Buitoni, entrambe note per non offrire pesto conservato. La scelta di evitare la lunga conservazione permette a questi due marchi di mantenere una qualità percepita più alta, anche se la durata di conservazione e gli ingredienti possono variare.
Il pesto fresco proposto da Giovanni Rana è composto da:
Rana si presenta con un messaggio di autenticità, promettendo il profumo del basilico. Tuttavia, durante l’assaggio, il basilico risulta poco presente, mentre il gusto grasso prevale, dando una sensazione di cremosità nel palato. Nonostante l’assenza di un forte aroma, la ricetta è costruita per esaltare la pasta, anche se la macinazione fine dei pinoli può far perdere parte della loro presenza tattile. L’acidità è contenuta e l’aglio è utilizzato con moderazione, mantenendo un equilibrio nel gusto.
Il pesto fresco di Buitoni include:
Buitoni, con una lunga storia alle spalle, promette un gusto intenso che unisce basilico e formaggio, ma nei test sensoriali il basilico rimane poco percepito, sostituito da note di ossidazione dell’olio. La texture è molto cremosa, quasi mousse, ma le sensazioni aromatiche risultano carenti, portando alla mancanza di freschezza tanto ricercata in un pesto di qualità.
Entrambi i marchi devono confrontarsi quando si tratta di consistenze e sapori. Entrambi cercano di creare un pesto che si amalgami perfettamente con la pasta, mantenendo una dose controllata di aglio per non sovrastare gli altri aromi. Tuttavia, dall’analisi emerge che Rana riesce a mantenere una leggera superiorità in termini di equilibrio di sapore e freschezza percepita, contrariamente a Buitoni dove i sentori aromatizzati sono limitati.
È interessante notare come entrambi i prodotti si prendano alcune libertà rispetto alla ricetta tradizionale. Questo mette in evidenza come, nonostante le piccole variazioni, il basilico, l’olio e gli altri ingredienti debbano emergere come protagonisti indiscussi. Giovanni Rana sembra mantenere una proposta più aderente ai dettami del pesto fresco, mentre Buitoni sembra scivolare verso una cremosità eccessiva che possa alterare l’identità del prodotto. La sfida tra i due marchi, ricca di sfumature, lascia spazio a preferenze personali, ma il confronto concreto evidenzia alcuni elementi distintivi di ciascuna offerta.
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