La situazione agricola in Emilia-Romagna si presenta critica a seguito delle gravissime alluvioni e gelate che ha colpito la regione nel 2023. Molti agricoltori si trovano a fare i conti non solo con pesanti perdite di raccolti, ma anche con la negazione dei ristori fondamentali per la loro sopravvivenza. Secondo le ultime dichiarazioni di Confagricoltura, le domande di risarcimento risultano in gran parte respinte, alimentando il malcontento tra le aziende agricole.
Nel maggio 2023, la provincia di Ravenna è stata interessata da alluvioni che hanno stravolto la realtà di oltre 2mila aziende agricole su oltre 6mila presenti nella regione. Ne è conseguita una perdita stimata dell’80% delle produzioni agricole, con effetti devastanti su coltivazioni delicate come le albicocche. Secondo quanto riportato da Confagricoltura, il presidente Marcello Bonvicini ha evidenziato come il 90% del raccolto di albicocche sia andato completamente perduto.
Nonostante le severe perdite, solo il 20% delle richieste di risarcimento inviate al fondo Agricat ha ricevuto riscontro positivo. Con oltre 5mila domande presentate in regione e una cifra che supera i 30mila ettari di colture danneggiate, i risultati ottenuti finora risultano insignificanti. Le aziende agricole lamentano che i ristori, quando vengono concessi, arrivano con notevole ritardo, aggravando ulteriormente la loro già critica situazione economica.
Davanti a questa emergenza, Coldiretti ha sollecitato un incontro urgente con i responsabili di Agricat, sottolineando l’urgenza di trovare soluzioni pratiche e immediate per i ristori degli agricoltori danneggiati. Marco Allaria Olivieri, direttore di Coldiretti Emilia-Romagna, ha messo in evidenza come il comparto ortofrutticolo, specialmente quello delle pere, abbia subito negli ultimi anni una serie di eventi calamitosi.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, ha confermato che il fondo Agricat dispone di oltre 300 milioni di euro, suggerendo che ci sono sufficienti risorse per indennizzare gli agricoltori colpiti. Mammi ha altresì promesso di attivarsi presso il Governo per avere chiarimenti sulle recenti decisioni riguardanti la gestione dei ristori, definendole “insensate”.
Le sfide che affrontano gli agricoltori emiliani non potrebbero essere più urgenti. La combinazione di eventi climatici estremi e la mancanza di sostegno si traducono in una crisi profonda, minacciando non solo le aziende agricole ma anche l’intero ecosistema economico della regione. La sostenibilità delle produzioni agricole locali è a rischio, e le ripercussioni si faranno sentire lungo l’intera filiera agroalimentare.
Le organizzazioni agricole e le istituzioni locali stanno cercando di unire le forze per affrontare questa emergenza. L’urgenza di un dialogo aperto e costruttivo tra agricoltori, associazioni di categoria e governo è fondamentale per trovare una via d’uscita dalla crisi attuale. Il settore si trova a un bivio cruciale, all’incrocio tra resilienza e rischio di abbandono delle terre.
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