La quinta edizione di Roma Baccalà si è rivelata un evento memorabile, attirando un vasto pubblico nella suggestiva cornice di Parco Schuster. La manifestazione ha messo in risalto l’unione tra la cucina italiana e quella norvegese, con un focus particolare sull’apprezzato baccalà norvegese, un ingrediente chiave nella gastronomia dei due paesi. L’evento ha visto la partecipazione di esperti del settore provenienti da Seafood from Norway, in collaborazione con la Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, arricchendo così l’esperienza dei visitatori con nuove proposte culinarie.
Il baccalà, un merluzzo salato ed essiccato, ha radici profonde nella tradizione culinaria italiana ed è da secoli un alimento fondamentale in molti piatti tipici. Durante l’evento, Aleksander Strand, chef dell’Ambasciata norvegese in Italia, ha presentato piatti innovativi che valorizzano questo ingrediente, in particolare con l’utilizzo di freschi piselli e olio di qualità. Questa ricetta ha saputo creare una sinergia tra la freschezza degli ingredienti e il sapore intenso e complesso del baccalà, testimoniando come la cucina possa superare confini e tradizioni culturali.
Una delle peculiarità di questo prodotto è la sua lavorazione, che, sebbene affinata e modernizzata, conserva metodi tradizionali di salatura e essiccazione che risalgono a oltre tre secoli fa. Questo processo consente di ottenere un alimento ricco di proprietà nutritive, apprezzato non solo come piatto tradizionale, ma anche come ingrediente versatile che si presta a molteplici reinterpretazioni.
La produzione del baccalà si basa su passaggi ben definiti. Il merluzzo viene aperto a farfalla e sottoposto a un processo di salatura che dura da 2 a 5 settimane. Successivamente, il pesce viene essiccato in tunnel di essiccazione per un periodo che va da 2 a 3 giorni. Durante questa fase, il controllo dell’umidità è fondamentale e deve mantenersi tra il 47% e il 52%. Questo metodo tradizionale non solo preserva il pesce a lungo termine, ma esalta anche i suoi nutrienti, rendendoli più concentrati rispetto al pesce fresco.
Grazie a questo processo, il baccalà norvegese è una fonte ricca di proteine, vitamine e minerali, qualità che lo rendono una scelta perfetta per chi cerca un’alimentazione sana e bilanciata. La versatilità del baccalà permette di utilizzarlo in diverse ricette, da quelle più classiche a quelle moderne e innovative, continuando così a riscuotere grande successo tra i consumatori italiani.
Tom-J›rgen Gangs›, Direttore Italia del Norwegian Seafood Council, ha espresso grande soddisfazione per la partecipazione all’evento, sottolineando non solo l’importanza culinaria del baccalà, ma anche il forte legame che unisce Norvegia e Italia a livello culturale e commerciale. Gangs› ha evidenziato come il baccalà norvegese venga sempre più apprezzato dagli italiani, non solo per il suo sapore, ma anche per la sua capacità di adattarsi a ricette innovative.
La presenza di questo prodotto sulle tavole italiane è testimonianza del suo successo, supportato da un intervento strategico che mira a promuovere la cultura gastronomica norvegese nel nostro paese. L’evento di Roma Baccalà 2024 ha avuto un forte impatto, evidenziando un’integrazione profonda tra le due culture e la continuazione di una tradizione culinaria, che affonda le radici nella storia ma guarda al futuro. Il baccalà, quindi, non è solo un alimento, ma un simbolo di una collaborazione fruttuosa e duratura.
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