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Scopri i cappellacci di zucca: la tradizione ferrarese con IGP che conquista i palati

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Nora Sentilli

Tra i piatti simbolo della cucina ferrarese, i cappellacci di zucca rappresentano una prelibatezza tipica che ha guadagnato il prestigioso riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta nel 2016. Questa specialità, che unisce ingredienti semplici a una preparazione artigianale, esprime perfettamente la tradizione culinaria di Ferrara, offrendo un delizioso ripieno di zucca e Parmigiano racchiuso in una pasta fresca fatta in casa.

La preparazione dei cappellacci di zucca

Ingredienti e impasto

Per realizzare i cappellacci di zucca è fondamentale utilizzare ingredienti di alta qualità, a partire dalla zucca violina, conosciuta anche come zucca ferrarese. Questa varietà presenta una forma allungata con buccia chiara e una polpa morbida, ma contenente una certa quantità di acqua. Per la pasta, si utilizza farina bianca di grano tenero e uova, che conferiscono elasticità e struttura.

La preparazione della pasta avviene amalgamando farina e uova fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo, mentre per il ripieno è necessario cuocere la zucca in forno per permettere all’umidità in eccesso di evaporare. Questo è un passaggio cruciale per garantire che il ripieno sia consistente e non si sfaldi durante la cottura. Una volta cotta, la zucca deve essere ridotta in purea e mescolata con Parmigiano reggiano e noce moscata grattugiata al momento, fino a formare un composto compatto, privo di sali o pangrattato, per preservare il sapore intenso degli ingredienti.

La tecnica di chiusura

Dopo aver steso la pasta in sfoglie sottili, il ripieno viene disposto a cucchiaiate e le porzioni vengono chiuse avvolgendo la pasta su se stessa. I cappellacci vengono sagomati per assomigliare a cappelli di paglia, da cui deriva il loro nome, che rimanda alla tradizione contadina della pianura padana. La chiusura deve essere effettuata con cura per evitare che durante la cottura il ripieno fuoriesca.

La storia e le origini

Tradizione contadina

I cappellacci di zucca affondano le radici nella cultura popolare ferrarese, dove l’utilizzo di ingredienti semplici e di stagione rappresentava una pratica comune nelle cucine dei contadini. La combinazione di zucca e Parmigiano reggiano è tipica della Pianura Padana, dove entrambi gli ingredienti prosperano. A differenza di altri piatti regionali più elaborati, i cappellacci di zucca si distinguono per la loro semplicità, andando a valorizzare il sapore genuino degli ingredienti.

Un piatto emblematico

Negli anni, i cappellacci di zucca sono divenuti protagonisti di pranzi domenicali e feste tradizionali, occupando un posto di rilievo nella gastronomia emiliana. Il riconoscimento IGP ha ulteriormente elevato il loro status, contribuendo a preservare la tradizione culinaria ferrarese. Oltre a rappresentare un simbolo culinario della regione, questi cappellacci sono spesso accompagnati da condimenti semplici, come burro e salvia, permettendo così al ripieno di esprimere appieno le sue caratteristiche insieme a un tocco di eleganza.

Varianti e piatti da scoprire

Altri piatti tipici dell’Emilia-Romagna

Chi ama i cappellacci di zucca potrà apprezzare altre specialità ferraresi e dell’Emilia-Romagna, come il pasticcio ferrarese, un secondo piatto ricco di sapori. Per gli appassionati di pasta fresca ripiena, ci sono alternative affascinanti come i balanzoni bolognesi, noti per il loro ripieno di carne e verdure, oppure i ravioli ripieni di pesce, che mettono in risalto gli ingredienti marittimi della cucina emiliana. Inoltre, i ravioli capresi, con il loro ripieno a base di ricotta e pomodoro, rappresentano un ulteriore esempio di come la pasta fresca possa adattarsi a diverse tradizioni culinarie.

Questa varietà culinaria testimonia la ricchezza della tavola emiliana, invitando tutti a scoprire e degustare un panorama gastronomico sempre più ampio.

Nora Sentilli

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