La Sardegna, con le sue spiagge incantevoli e la ricca tradizione culinaria, rappresenta una delle destinazioni più ambite per una vacanza all’insegna del relax e del buon cibo. Tra i piatti tipici dell’isola, il polpo alla catalana si distingue per la sua freschezza e il perfetto equilibrio di sapori. Pur essendo considerato un piatto con influenze spagnole, la sua origine è strettamente legata alla città di Alghero, dove è stato creato. Questa guida esplorerà le origini del polpo alla catalana, fornirà utili consigli di preparazione e presenterà la ricetta da seguire.
Il polpo alla catalana è una preparazione che potrebbe sorprendere per il suo nome. In realtà, questo piatto ha radici sarde, precisamente ad Alghero, una cittadina della costa nord-occidentale della Sardegna. Durante il periodo compreso tra il 1300 e il 1700, Alghero fu sotto il dominio catalano, il che ha fortemente influenzato la cultura, l’architettura e, naturalmente, la cucina della zona. Oggi, visitando Alghero, è possibile riscontrare questa commistione culturale non solo nella gastronomia, ma anche nei suoi monumenti e nella sua atmosfera vibrante.
Grazie alla sua storia, Alghero presenta un’ampia varietà di piatti che fondono ingredienti e tecniche di cottura sarde e iberiche. Oltre al polpo alla catalana, è possibile trovare specialità come la crema bruciata, simile alla crema catalana, ma con un tocco locale, e l’astice alla catalana. La cucina algherese è famosa per l’uso di ingredienti freschi e locali, a partire dal pesce, che costituisce una delle risorse principali delle acque circostanti.
Il meraviglioso paesaggio di Alghero, contraddistinto da acque turchesi e spiagge di sabbia bianca, rende peculiarmente invitanti le esperienze gastronomiche, specialmente quelle all’aperto. Il polpo alla catalana rappresenta pertanto un pasto perfetto per un picnic in spiaggia, essendo fresco, nutriente e ricco di sapore.
Per preparare un buon polpo alla catalana, è fondamentale concentrarsi sulla cottura del polpo, che deve risultare tenero e saporito. Secondo la tradizione, il segreto del successo risiede in una cottura prolungata a fuoco lento. Gli esperti consigliano di riempire una pentola ampia con molta acqua in ebollizione, aggiungendo aromi come alloro e pepe in grani. Immergere il polpo partendo dai tentacoli consente di ricreare una texture arrotondata e invitante.
Un detto napoletano dice che il polpo deve cuocere nella sua acqua. Ciò implica che, una volta spenta la fiamma, è bene lasciare il mollusco nell’acqua calda per completare la cottura. Per quanto riguarda i tempi, è consigliabile calcolare circa 15 minuti di cottura per ogni chilogrammo di polpo. Per un esemplare da 1,5 kg, saranno sufficienti circa 25 minuti.
Dopo aver avuto successo con la cottura del polpo, è il momento di passare alla preparazione dell’insalata. Gli ingredienti principali sono semplici e freschi: polpo cotto, cipolla di Tropea, olive nere, pomodori ciliegini e valeriana. Ogni elemento contribuisce a un piatto finale vibrante e colorato. Preparare un condimento con olio extravergine di oliva, limone, sale e pepe esalta il sapore del polpo e degli altri ingredienti.
Iniziate sciacquando il polpo e rimuovendo la parte dura al centro del corpo, pulite accuratamente l’interno della testa e sciacquate i tentacoli. In una pentola capiente, portare a ebollizione abbondante acqua con alloro, pepe in grani e aglio. Quando raggiunge il punto di ebollizione, immergete il polpo a testa in giù e sollevatelo per due o tre volte per arricciare i tentacoli. Riducete la fiamma e lasciate cuocere per 25 minuti.
Al termine della cottura, è importante far riposare il polpo nella sua acqua fino al raffreddamento, quindi scolatelo e tagliatelo a pezzetti. Preparate l’insalata mescolando valeriana, pomodori tagliati, olive e cipolla affettata. Per il condimento, emulsionate succo di limone, olio, sale, pepe e basilico spezzettato. Unite il tutto e servite fresco.
Scoprire la tradizione del polpo alla catalana non è solo assaporare un piatto tipico, ma anche vivere un’esperienza gastronomica che racchiude cultura e storia della Sardegna.
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