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Scopri Savia: il gioiello della pasticceria catanese per un’esperienza culinaria unica

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Silvana Magistri

Atterrare a Catania significa immergersi in un mondo di sapori e tradizioni culinarie. Tra le fermate obbligatorie, via Etnea con la storica pasticceria Savia si presenta come un’icona della dolcezza siciliana. Ogni visitatore deve concedersi il piacere di una colazione tipica, caratterizzata da una dolce sinfonia di granite, panna montata e brioche, un’esperienza che i siciliani celebrano soprattutto nei mesi più caldi.

Savia: un simbolo di tradizione e innovazione

La storia della pasticceria Savia

Savia non è solo un luogo dove gustare dolci deliziosi; è un pezzo di storia catanese risalente al 1897. Fondata dai coniugi Angelo ed Elisabetta Savia, questa pasticceria ha saputo conservare e tramandare l’arte dolciaria siciliana attraverso generazioni. Oggi, gli eredi Alfio e Carmelina hanno lasciato il testimone ai giovani Alessandro e Claudio, che hanno portato una ventata di freschezza al locale senza perdere di vista le radici e la tradizione.

La pasticceria si distingue per l’atmosfera elegante e raffinata, situata in quello che lo scrittore Federico de Roberto definì il Salotto di Catania. Qui, i visitatori possono ammirare un’ampia selezione di dolci barocchi, tra cui paste di mandorle, cassate e frutta martorana, insieme a piatti salati particolarmente apprezzati, come la mitica pizzetta. L’ospitalità siciliana è perfettamente incapsulata nell’esperienza che Savia offre ai suoi clienti, con un servizio curato e attento che fa della pasticceria una delle mete preferite tanto dai catanesi quanto dai turisti.

Un’esperienza sensoriale

Non è solo la qualità dei prodotti che rende Savia un luogo speciale, ma anche l’atmosfera che si respira al suo interno. Gli spazi ampi e luminosi invitano a sostare, mentre il personale accogliente crea un’atmosfera cordiale che mette a proprio agio. Ogni dolce è preparato con ingredienti freschi e di alta qualità, rispettando le antiche ricette tramandate nel tempo.

Inoltre, la pasticceria è divenuta un punto di riferimento per chi desidera scoprire i sapori della tradizione siciliana, sia in chiave dolce sia salata. Il mix di innovazione e tradizione rende Savia un luogo imperdibile per chi arriva a Catania in cerca di esperienze gastronomiche uniche.

Granita e brioche: un connubio perfetto

La colazione catanese per eccellenza

La colazione a Catania non può prescindere dall’accoppiata granita e brioche, e Savia è il posto ideale per gustare questa prelibatezza. La granita di mandorla è un must per i puristi: dalle note fresche e delicate, promette un’esperienza gustativa unica. Gli amanti del gusto possono decidere di arricchire la loro granita con aggiunte di pistacchio o optare per varianti alla fragola, al limone o ai gelsi, in base alla disponibilità di stagione.

La brioche, leggermente riscaldata, completa il quadro; il momento sublime è quando il «tuppo», il cappellino superiore di pan brioche, incontra la granita: un’armoniosa fusione di consistenze e sapori che conquista anche i palati più esigenti. La freschezza della panna montata offre un ulteriore tocco di dolcezza, rendendo ogni morso un’opera d’arte.

Una pausa ristoratrice

La tradizione di gustare la granita ai tavolini all’aperto è un’esperienza imperdibile. Prima di visitare i giardini di Villa Bellini, una sosta da Savia è quasi obbligatoria. Qui, il tempo sembra fermarsi mentre si assapora il dolce e fresco piacere della colazione catanese. Ogni stagione porta con sé nuove opportunità per gustare questa delizia: in primavera e estate, la granita diventa il protagonista indiscusso delle mattine, con i catanesi che si ritrovano nei tavoli all’aperto per godere dell’atmosfera vivace della città.

Savia non è solo un dolce momento di svago; rappresenta una vera e propria istituzione nell’ambito della gastronomia catanese. Certamente, qualsiasi visitatore di Catania dovrebbe prendersi il tempo necessario per immergersi in quest’esperienza gastronomica, che va ben oltre il semplice atto di mangiare.

Silvana Magistri

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