La crisi idrica in Puglia si fa sempre più allarmante, con il rilascio di ulteriori 14 milioni di metri cubi d’acqua dagli invasi foggiani nella scorsa settimana. Attualmente, le riserve disponibili sono drasticamente diminuite, portando la situazione a un punto critico. L’associazione Coldiretti Puglia lancia una campagna di sensibilizzazione per richiedere lo stato di emergenza e la dichiarazione di calamità naturale, sottolineando che a rischio ci sono le coltivazioni, in particolare la campagna del pomodoro.
Secondo quanto riportato dall’Osservatorio sulle risorse idriche dell’ANBI, le riserve disponibili negli invasi del foggiano mostrano numeri preoccupanti. Attualmente, il bacino di Occhito contiene solo 68,25 milioni di metri cubi d’acqua, mentre Capaccio, Osento e Capacciotti hanno rispettivamente 2,46, 1,2 e 8,75 milioni di metri cubi. Questa situazione di stallo nei rimanenti 80,66 milioni di metri cubi potrebbe portarli a esaurirsi nei prossimi 15 giorni, creando seri problemi per l’agricoltura.
Le risultanze di tale crisi idrica si ripercuotono in modo diretto sulle attività agricole. Con l’inizio della campagna di raccolta del pomodoro, il fabbisogno idrico è essenziale per garantire la maturazione e la qualità del prodotto. È pertanto fondamentale che gli agricoltori abbiano accesso a una fornitura d’acqua sufficiente. Inoltre, sono in pericolo anche i trapianti delle colture autunnali, come ortaggi e verdure, che necessitano di cure specifiche, in particolare acqua, per un corretto avvio e una buona crescita.
Coldiretti Puglia, l’associazione che rappresenta gli interessi degli agricoltori pugliesi, non ha perso tempo nel chiedere misure urgentive per far fronte alla situazione critica. Il presidente Alfonso Cavallo ha sottolineato che le risorse idriche disponibili sono più che dimezzate rispetto allo scorso anno, richiedendo una dichiarazione di stato di emergenza per consentire interventi tempestivi. Questa iniziativa è volta a proteggere le coltivazioni locali, che sono indispensabili non solo per l’economia regionale, ma anche per il fabbisogno alimentare.
Tuttavia, Cavallo ha anche evidenziato la necessità di strategie di lungo periodo per la gestione delle risorse idriche. Parlando delle inefficienze nelle reti idriche che causano perdite significative, ha segnalato che un litro d’acqua su due va sprecato a causa di tubature obsolete e malfunzionanti. Questa situazione richiede urgentemente investimenti e piani di manutenzione per garantire una fornitura idrica sostenibile per il futuro.
Se non si adottano le misure richieste e non si migliora la gestione delle risorse idriche, si prevede un ulteriore deterioramento della situazione. Gli agricoltori pugliesi, da sempre il cuore pulsante dell’economia agricola italiana, potrebbero trovarsi in una situazione insostenibile. La consapevolezza dell’importanza della gestione efficace delle risorse idriche è cruciale per la sopravvivenza delle coltivazioni e la sicurezza alimentare nella regione.
In un contesto di cambiamenti climatici e di pressione sulle risorse naturali, l’adozione di politiche di utilizzo sostenibile dell’acqua diventa essenziale. La Puglia, con le sue peculiarità e sfide, ha bisogno di un approccio strategico che integghi pratiche agronomiche innovative e soluzioni tecnologiche per affrontare le difficoltà attuali e future in un panorama sempre più secco.
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