L’azienda agricola Le Selvagge, situata nei verdi e incontaminati paesaggi della Val Seriana, rappresenta un esempio di eccellenza nel settore agroalimentare, oltre a essere un rifugio per la celebre sciatrice Sofia Goggia. Immersa nella campagna bergamasca, l’azienda ha conquistato il cuore della campionessa olimpica, che, nonostante i suoi impegni sportivi, trova il tempo per dedicarsi alla cura degli animali e per sostenere un progetto che valorizza il territorio. Questo viaggio nella fattoria offre uno spaccato della vita rurale e dell’importanza di un’alimentazione sana e consapevole.
La storia di Sofia Goggia e dell’azienda agricola Le Selvagge ha inizio nel 2020, un anno segnato dalla pandemia di Covid-19. Durante il lockdown, un amico di famiglia della campionessa, che lavorava per l’azienda, la avvisa della difficile situazione che stavano vivendo. A causa delle restrizioni, le uova prodotte dalle galline rimanevano invendute, e Goggia decide di intervenire. Inizia così a offrire un servizio di consegna a domicilio, sviluppando una conoscenza più profonda del progetto agricolo. “Ho immediatamente percepito il valore autentico di questa iniziativa, che va oltre le parole e si concretizza in azioni vere,” afferma Sofia.
Goggia si appassiona al progetto e entra a far parte della società. La sua decisione di supportare un’attività locale si radica nella volontà di contribuire al sostegno dell’economia della sua terra, Bergamo, particolarmente colpita dalla pandemia. La campionessa sottolinea come sia essenziale valorizzare realtà agricole che lavorano nel rispetto della natura e del benessere animale.
Nella fattoria, il lavoro quotidiano è caratterizzato da una cura maniacale per il benessere delle galline. Goggia racconta che queste sono alimentate con un mangime di alta qualità, a cui vengono aggiunti vegetali freschi provenienti da cooperative biologiche. Questo approccio non solo garantisce prodotti di eccellente qualità, ma crea anche un’immagine di un’agricoltura sostenibile e rispettosa degli animali. Le uova, frutto di questo attentissimo allevamento, diventano così ingredienti ambiti nei ristoranti più noti del nord Italia.
Eventi tragici come la pandemia hanno messo in evidenza l’importanza di filiere corte e sostenibili, e Goggia avverte il bisogno di creare ulteriori legami tra consumatori e produttori locali. La connessione diretta con il cibo, che non passa solo per la grande distribuzione, ma si radica nel contatto con il produttore stesso, è vista come una risorsa da valorizzare nel panorama odierno.
Nel mondo di Le Selvagge, la felicità delle galline è una priorità. Goggia fa notare che ogni aspetto della vita di questi animali è curato per garantire loro un’esistenza serena. Il clou delle loro giornate, infatti, è rappresentato dalle merende a base di verdure fresche. Questa attenzione al benessere animale non solo influenza la qualità delle uova, ma contribuisce anche a instaurare un’atmosfera di tranquillità nella fattoria, un elemento fondamentale per chi, come Goggia, cerca una pausa dalle frenetiche competizioni sportive.
Oltre alle galline, Goggia condivide un amore profondo anche per gli altri animali. Possiede un cane e una vacca, entrambi parte della sua vita. Il legame che si crea con gli animali offre a Sofia un’importante risorsa emozionale, un momento di meditazione e connessione con la natura.
La campionessa olimpica rivela che il suo sogno è quello di avere un orto personale dove coltivare frutta e verdura. La passione per il cibo sano e genuino lo dimostra attraverso la sua dieta, attenta e bilanciata. Evita cibi non di stagione e cerca di mantenere un’alimentazione varia, senza esagerazioni. Goggia enfatizza l’importanza di ascoltare il proprio corpo e sa bene che l’alimentazione sana è fondamentale non solo per gli sportivi, ma anche per chiunque desideri mantenere uno stile di vita equilibrato.
Parlando delle sue esperienze culinarie all’estero, Goggia non nasconde le sue preoccupazioni. Riconosce che, mentre in Italia la qualità del cibo è generalmente buona, all’estero non sempre è così. La sciatrice ha incontrato difficoltà nel trovare piatti soddisfacenti, come è successo durante una trasferta in Polonia. La ricerca di ingredienti semplici e riconoscibili diventa preliminare per chi viaggia e desidera mantenere un’alimentazione sana, e la preparazione di pasti diventa un’attività strategica per gli sportivi.
Sofia ammette di portare sempre con sé integratori alimentari e, nei momenti di emergenza, si arma di frutta e proteine vegetali. La preparazione accurata è essenziale per affrontare le sfide quotidiane, nel rispetto di un regime alimentare bilanciato.
Infine, Goggia espone il suo rapporto con carne e vino. Sebbene sia onnivora, preferisce limitare il consumo di carne rossa e predilige piatti più leggeri, mentre gli aperitivi vengono gustati con attenzione. Nonostante abbia provato a escludere la carne dalla sua dieta, ha capito che, per una atleta, alcune proteine animali sono indispensabili per mantenere energia e prestazioni. Ama il vino, ma sempre con moderazione, apprezzando le bollicine e il Chablis, patrimonio gastronomico francese.
Questa affinità con la buona cucina si riflette anche nelle sue scelte nei ristoranti, dove predilige quelle esperienze gastronomiche che uniscono modernità e tradizione. La sua passione per il cibo le consente di scoprire ed esplorare il mondo culinario, trasformando ogni pasto in un momento di scoperta e connessione con le radici gastronomiche italiane.
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