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Un’esperienza gastronomica unica: il ristorante Une di Capodacqua conquista con la sua cucina wild

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Nora Sentilli

La tradizione culinaria umbra si arricchisce di un’esperienza gastronomica senza precedenti presso il ristorante Une, situato nella pittoresca frazione di Capodacqua, a pochi chilometri da Foligno. Gestito da Giulio Gigli e Lucille Kopcynski, questo locale ha saputo trasformare un antico mulino seicentesco in un’eccellenza culinaria, proponendo un menù distintivo centrato sulla selvaggina e su cotture ancestrali. La cena, che ha preso avvio alle 18:30, promette di immergere gli ospiti in un’atmosfera di totale immersione nella natura e nei sapori locali.

Il ristorante Une: sintesi di storia e innovazione

La location fiabesca

Capodacqua è un luogo caratterizzato da boschi sereni e da una comunità ristretta di 200 abitanti. Risulta quasi surreale arrivare a Une, poiché il viaggio culmina in una passeggiata di dieci minuti attraverso un bosco storicamente legato alla proprietà. L’ambiente naturale è in perfetta armonia con la filosofia del ristorante, che punta a valorizzare le risorse locali. Qui non esistono tavoli eccessivamente formali, ma un unico tavolo sociale che accoglie un massimo di 12 persone, offrendo così un’esperienza intima e condivisa. La luce che filtra attraverso gli alberi e il silenzio avvolgente questo luogo rendono ogni pasto un momento magico.

L’approccio culinario

Giulio Gigli ha progettato un menù che rivoluziona le aspettative dei commensali. La cucina wild celebra la selvaggina, catturata in loco, e si distingue per l’uso di cotture antiche e tecniche tradizionali. Gli ospiti possono aspettarsi piatti arricchiti da ingredienti freschi e locali, cucinati su fuoco vivo e presentati con salse e fondi preparati sulla brace. Tra le varie particolarità, una cottura sotterranea che avviene nell’argilla rende il menù unico e intrigante.

Un viaggio tra sapori e aromi

Antipasti e primi piatti

La serata inizia con un aperitivo a base di Franciacorta, prima di tuffarsi direttamente nel menù che combina diverse esperienze sensoriali. Gli antipasti sono una celebrazione delle conserve fatte in casa e di una selezione di grigliate che riflettono i sapori genuini del bosco. I carciofini marinati con olio di aglio orsino, gli agretti serviti con salsa di baccalà e i finferli con lumache pongono le basi per un pasto indimenticabile. La gioia continua con il paté en croût, a base di capriolo, porcini e kimchi, che presenta una complessità di sapori e una precisione tecnica ineguagliabile.

Pasti principali e influenze internazionali

A seguire, uno dei piatti principali che rappresentano la serata: i pici all’aglione, realizzati con ingredienti freschi e una preparazione che richiama la tradizione umbra. L’aglione viene esaltato in ogni sua forma, offrendo al palato un equilibrio perfetto tra agrodolce e note affumicate. La serata si scalda ulteriormente con la bavetta di manzo alla brace, abbinata a cornioli e tartufo. Questo piatto, dal taglio spesso e dalla masticazione decisa, continua a sorprendere per la sua succosità e cottura impeccabile.

Dolci e momenti di convivialità

Il dolce finale e riflessioni spontanee

Il culmine della cena si raggiunge con la baumkuchen, un dolce stratificato che ricorda i cerchi concentrici di un albero, cotto a lungo sulla brace. Presentato con un gelato profumato ai fiori d’acacia, rappresenta il perfetto equilibrio tra dolcezza e consistenza. La serata si conclude con un momento sociale attorno a un nuovo tavolo, dove piccoli dolci e caffè soddisfano il palato degli ospiti, mentre qualcuno opta per un amaro fatto in casa.

Investimento e visione futura

Il prezzo dell’esperienza gastronomica proposta è di 165 euro, vini inclusi. Nonostante il già elevato standard, c’è chi suggerisce che futuri abbinamenti potrebbero ampliare ulteriormente l’esperienza sensoriale. Esplorare la possibilità di ospitare eventi speciali in luoghi evocativi, come il castello recentemente acquistato da un milionario brasiliano, rappresenta un intrigante sogno gastronomico per gli amanti della buona tavola. Une si afferma così come un ristorante da non perdere per coloro che cercano un’interazione profonda con il cibo e il territorio.

Nora Sentilli

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