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Valerio Braschi lascia Vibe: un cambiamento culinario a Milano con un nuovo ristorante in Duomo

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Lino Bartolo

L’esperienza di Valerio Braschi al ristorante Vibe di Milano, iniziata con grande attesa nel giugno del 2022, si concluderà a novembre. Questo annuncio ha colto molti di sorpresa, considerato il carisma e il talento del giovane chef romagnolo, noto per la sua vittoria nell’edizione 2017 di MasterChef. La scelta di Braschi di lasciare Vibe segna non solo la chiusura di un capitolo, ma anche un nuovo inizio per lui, con l’apertura imminente di un ristorante in piazza Duomo, un cambiamento che promette di arricchire ulteriormente la già vibrante scena gastronomica milanese.

L’addio a Vibe: un’esperienza breve ma intensa

L’inizio dell’avventura al ristorante Vibe

Il ristorante Vibe, situato in via Ghisleri, ha attirato un notevole pubblico sin dalla sua apertura, grazie all’hype generato dal talento di Valerio Braschi. Il locale ha subito guadagnato una certa notorietà, ma nel corso di un anno ha visto diminuire la propria clientela. L’atmosfera inizialmente vibrante ha ceduto il passo a sfide di sostenibilità economica. La decisione di chiudere è stata influenzata anche dalla partnership con il socio Edoardo Maggiori, le cui difficoltà in un’altra attività ristorativa hanno contribuito a un’atmosfera non sempre favorevole.

Valerio Braschi: un chef in continua evoluzione

Valerio Braschi, con una carriera già ricca di colpi di scena, ha sempre mostrato una spiccata capacità di attrarre l’attenzione. Nel suo breve ma significativo viaggio con Vibe, ha avuto modo di sperimentare la sua creatività, creando piatti audaci che riflettevano la sua personalità. Tuttavia, la mancanza di un pubblico costante ha reso difficile la permanenza nel ristorante. L’uscita di scena di Braschi segna quindi una tappa importante non solo per il giovane chef, ma anche per il locale stesso, che ora deve affrontare il futuro senza la sua figura centrale.

Valerio Braschi e la nuova avventura in piazza Duomo

Un progetto culinario ambizioso

Nonostante la fine della sua avventura a Vibe, Valerio Braschi non abbandona Milano. Anzi, si prepara ad affrontare una nuova sfida come chef in un ristorante situato al numero 21 di piazza Duomo, un luogo che rappresenta il cuore pulsante della città. Questo nuovo progetto si inserisce in un contesto culinario affermato, caratterizzato dalla presenza di ristoranti di alta cucina e di un club gastronomico. L’idea è quella di creare un “food district verticale”, dove l’esperienza culinaria si intreccia con l’intrattenimento, per offrire ai clienti un’esperienza unica e coinvolgente.

Un equilibrio tra alta cucina e ristorazione informale

Il compito di Braschi sarà quello di bilanciare l’alta cucina dei ristoranti di riferimento con un’offerta più informale e vivace. La sfida sarà quella di soddisfare una clientela variegata, proponendo piatti sia tradizionali, come risotti e cotolette, sia creazioni più innovative. La combinazione di stili e approcci culinari richiederà al giovane chef di attingere a tutta la sua esperienza e creatività, mantenendo l’eccellenza gastronomica che lo ha caratterizzato finora.

La transizione: un bivio per Braschi

Scelte professionali e opportunità di crescita

La decisione di lasciare Vibe ha rappresentato un’occasione di crescita per Braschi, ma ha anche comportato una riflessione profonda sul suo percorso professionale. Di fronte all’opzione di rilevare completamente il ristorante o di abbandonarlo, il chef ha optato per la seconda possibilità. Questo passaggio non significa solo una chiusura, ma l’apertura verso nuove opportunità, in un contesto che sembra più adatto al suo talento e alle sue ambizioni.

Un talento in ascesa nella gastronomia italiana

Braschi è diventato emblematico della nuova generazione di chef italiani che sanno coniugare tradizione e innovazione. Dopo aver catturato l’attenzione al 1978 di Roma, la sua chiamata a Milano rappresenta un’opportunità di riscatto e una piattaforma per sperimentare e sviluppare ulteriormente il suo stile. Il nuovo ristorante offrirà una vetrina per il suo approccio distintivo alla cucina, contribuendo a ridisegnare i confini tra alta gastronomia e divertimento.

Il sodalizio della scena culinaria milanese è pronto ad accoglierlo in un nuovo capitolo, mentre il palcoscenico di piazza Duomo sembra promettere l’inizio di una nuova era gastronomica. La curiosità di pubblico e critici è alta: l’estro di Braschi risponderà alle aspettative che lo circondano? Solo il tempo potrà rivelare se questo cambiamento avrà il successo sperato.

Lino Bartolo

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