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Vendemmia 2023 in Veneto: Resilienza e Qualità nei Vini Nonostante le Avversità Climatiche

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Francesca La Rocca

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L’anno vitivinicolo 2023 in Veneto si è contraddistinto per eventi climatici estremi che, sebbene abbiano messo a dura prova i viticoltori, hanno portato a risultati sorprendenti. Grazie a una crescente consapevolezza e capacità di adattamento, i produttori hanno saputo affrontare sfide come malattie fungine e grandinate, riuscendo a ottenere vini di alta qualità. L’articolo esplorerà come diverse aree vitivinicole del Veneto stiano reagendo a queste condizioni, mettendo in luce l’evoluzione del profilo dei prodotti locali.

La situazione vitivinicola nel comprensorio di Valdobbiadene

L’arte della degustazione tra tradizione e innovazione

Nel comprensorio di Valdobbiadene, considerato un faro nel panorama vitivinicolo italiano, la vendemmia del 2023 ha dimostrato come le esperienze di degustazione possano raccontare storie di resilienza. Durante le valutazioni per la guida Vini d’Italia 2025 del Gambero Rosso, emerge un carattere distintivo per i vini di quest’area, dove si nota una maggiore finezza e nervosità rispetto agli anni passati. I produttori locali hanno saputo interpretare le peculiarità dell’annata con grande cura, esaltando la freschezza e l’eleganza dei propri prodotti.

Le varietà di uva coltivate, prevalentemente Glera per il Prosecco, sebbene abbiano subito tensioni climatiche, si sono rivelate in grado di mantenere un profilo aromatico di notevole qualità. La vendemmia di quest’anno, seppur caratterizzata da difficoltà, ha prodotto vini che si distinguono per agilità, conferendo loro una lunghezza di sorso che conquista gli intenditori.

L’influenza del vicino adriatico

Scendendo verso sud, l’influenza dell’Adriatico si fa sentire, soprattutto nelle zone con una forte tradizione di bianchi. Qui, i viticoltori stanno sviluppando una gamma di vini bianchi caratterizzati da freschezza e mineralità. Vitigni internazionali come Sauvignon Blanc e Chardonnay, insieme ai bianchi autoctoni, si integrano perfettamente, creando blend raffinati e distintivi, sintomo della diversità e del potenziale vinicolo della regione.

Esplorazione nei Colli di Montello, Euganei e Berici

Varietà bordolesi e il loro impatto

In movimento verso ovest, ci si imbatte nei Colli Euganei e Colli Berici, dove le varietà bordolesi hanno trovato terreno fertile. Questi vigneti, protetti da dolci colline e illuminati da un clima favorevole, hanno generato vini che incrementano anno dopo anno la loro concentrazione e complessità. I produttori locali continuano a lavorare con passione e dedizione, sperimentando tecniche di vinificazione innovative per esaltare il carattere distintivo delle loro uve.

Le condizioni climatiche del 2023, pur non ideali, hanno incentivato i viticoltori a perfezionare le loro pratiche agronomiche. Si assiste così a una crescente attenzione alla sostenibilità e all’ecosistema, che si traduce in un’assoluta qualità finale dei vini.

La ricchezza degli aromi e della tradizione

Questo focus sulla qualità si riflette nella produzione, con vini ogni anno più complessi e aromatici. I colori, i profumi e i sapori variegati di Montello, Colli Euganei e Colli Berici promettono nuove scoperte ai palati più esigenti. La scelta di varietà che si mescolano con bandi interni permette di creare prodotti unici, testimoni dell’antica tradizione vinicola veneta.

Conferme da Valpolicella: Amarone e Soave

Nella provincia di Verona: Garganega e Corvina

Arrivando nella celebre provincia di Verona, il Soave e la Valpolicella dominano la scena. I vini bianchi, tra cui la Garganega, hanno fatto registrare un’importante crescita di qualità, grazie anche alla fortunata vendemmia del 2022. I produttori stanno sempre più valorizzando le potenzialità del Soave, che oltre a esprimere freschezza e mineralità ha trovato spazi di eccellenza nella limitrofa denominazione di Custoza, solidificando la reputazione della zona.

Dall’altra parte, la Valpolicella continua a sorprendere con il suo Amarone, che ha conosciuto un’evoluzione verso eleganza e finezza. L’attenzione alla qualità delle uve e alla cura in cantina ha reso i vini di questo territorio sempre più richiesti. Si registrano Amaroni asciutti e raffinati, che danno nuova linfa vitale a un’annata che presentava non poche preoccupazioni.

L’evoluzione delle etichette e il mercato

La varietà di stili e le diverse espressioni dei vini di Valpolicella, da quelli più tradizionali a quelli innovativi, hanno attratto l’attenzione dei sommelier e degli amanti del vino a livello internazionale. La crescente domanda di vini di alta qualità sta spingendo i produttori a investire in pratiche sostenibili e nella valorizzazione del territorio.

Francesca La Rocca

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