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Vendemmia tra crisi e speranza: la cooperativa Terre Cortesi Moncaro affronta sfide e opportunità

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Lino Bartolo

La vendemmia 2023 si svolge sotto il segno della sfida per la cooperativa Terre Cortesi Moncaro di Montecarotto, una delle principali cantine marchigiane ed il più grande produttore di Verdicchio in Italia. Nonostante le difficoltà finanziarie che l’azienda sta affrontando, la vendemmia promette un raccolto di qualità. La situazione attuale è caratterizzata da incertezze, ma si avverte un senso di ripresa che potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro della cooperativa.

La situazione attuale della cantina

Crisi finanziaria e tentativi di risanamento

La cooperativa Terre Cortesi Moncaro si trova attualmente nel mezzo di una crisi finanziaria significativa, con un’esposizione di 40 milioni di euro e due istanze di fallimento presentate da fornitori non pagati, per un totale di 1,3 milioni di euro. Le discussioni relative a queste istanze si svolgeranno il 5 settembre presso il Tribunale di Ancona. Nonostante questa destabilizzante situazione economica, il clima nella cantina è tuttavia ottimista, con i grappoli maturati in modo promettente e un’ottima produzione di uve bianche precoci. Queste caratteristiche sono particolarmente importanti per soddisfare le esigenze del mercato, che richiede vini freschi con un buon livello di acidità.

In risposta a queste sfide, Marcello Pollio, nominato amministratore giudiziario lo scorso 25 luglio, è incaricato di gestire la crisi. Pollio, con una considerevole esperienza nel campo della ristrutturazione aziendale, ha l’obiettivo di stabilizzare l’azienda e prevenire la dispersione del patrimonio. In questo periodo critico, è fondamentale per Moncaro mantenere un equilibrio tra le operazioni quotidiane e il piano di salvataggio del debito accumulato.

Operazioni di vendemmia e ottimismi futuri

La vendemmia è in pieno svolgimento, con i mezzi e i lavoratori nei campi pronti per la raccolta. Pollio ha previsto un incremento significativo della produzione, passando da 100 quintali nella prima giornata a 1.000 quintali al giorno. Le bottiglie e i cartoni sono già in attesa di essere riempiti, mentre gli ordini dai clienti italiani ed esteri ricominciano a muoversi, un segnale incoraggiante dopo un periodo di stallo.

Pollio ha enfatizzato l’importanza di una gestione ordinaria per garantire il funzionamento della cantina. La cooperativa prevede di trattare almeno 13.500 quintali di uva a Montecarotto e altrettanti nello stabilimento di Acquaviva Picena. Nel frattempo, un accordo con i conferitori di uve è stato raggiunto per stabilire prezzi e quantitativi, con una garanzia di pagamento di almeno 60 euro al quintale per le uve di qualità, in modo da contrastare eventuali manovre speculative.

Il futuro della cooperativa

Ritorno alla normalità e ripristino dei rapporti commerciali

Dopo un periodo di difficoltà, la cooperativa ha ripreso anche il suo enologo Giuliano D’Ignazi, fondamentale per la valorizzazione delle uve. Sono in atto accordi per la lavorazione delle uve rosse presso la cantina di Castignano, creando un sistema di operazioni integrato. Questo è il primo passo verso una ripresa operativa completa.

Le collaborazioni con la Grande Distribuzione Organizzata sono state riattivate, un aspetto cruciale per la commercializzazione dei prodotti. I rapporti con i distributori privati e le catene aderenti a Legacoop, come Conad e Coop, sono stati rinsaldati, creando un rinnovato slancio per il mercato.

Sfide e opportunità nella produzione vitivinicola

La vendemmia 2023 si presenta come un’opportunità non solo per la qualità dei vini, ma anche per il rilancio della cooperativa sulla scena vitivinicola nazionale. L’adeguamento delle problematiche aziendali e la ristrutturazione dei debiti potrebbero permettere una ripresa sana e sostenibile. Tuttavia, per garantire una strategia di successo, sarà essenziale monitorare le dinamiche del settore e le scelte aziendali che verranno fatte nei mesi a venire, con una continua attenzione alla qualità e alla capacità di rispondere alle esigenze del mercato.

Il futuro della cooperativa Terre Cortesi Moncaro dipende da un delicato equilibrio tra la gestione delle difficoltà attuali e la capacità di riprendersi attraverso un’importante vendemmia e i passi necessari per la sostenibilità finanziaria.

Lino Bartolo

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