Il settore del vino sta attraversando una fase complicata, caratterizzata da trasformazioni e nuove sfide, soprattutto nel tentativo di attrarre le generazioni più giovani. Con i dati in calo e un’accesa competitività, i produttori devono adattarsi per restare rilevanti. Tra le varie strategie, Tavernello, un marchio sinonimo di vino accessibile, ha scelto una via innovativa, puntando sul merchandising per connettersi con i consumatori più giovani.
Negli ultimi anni, le abitudini di consumo dei giovani si sono evolute in modo significativo. I dati parlano chiaro: in Francia, ad esempio, una frangia consistente di adolescenti afferma di non bere vino, preferendo altre bevande alcoliche come birra e cocktail. Questa tendenza ha comportato un mutamento radicale nella bilancia economica del settore vinicolo, gravata da flessioni e preoccupazioni. Colossi del settore come Pernod Ricard stanno rivedendo le proprie strategie commerciali, ripensando gli investimenti in un contesto sempre più difficile.
I produttori di vino devono dunque reinventarsi, non solo modificando l’offerta ma anche il modo in cui comunicano con il pubblico. Aree come il marketing digitale e l’uso dei social media sono diventate essenziali per instaurare una connessione più profonda e autentica con i giovani consumatori. Tuttavia, nonostante gli sforzi, molte etichette continuano a lottare per attrarre un pubblico che mostra sempre maggiore disinteresse nei confronti del vino tradizionale.
In questo panorama, Tavernello emerge come un caso interessante, abbracciando il merchandising. Pur essendo a lungo considerato un marchio “popolare”, Tavernello ha deciso di affrontare il mercato con un approccio distintivo. L’introduzione di articoli di merchandising, tra cui t-shirt, borse mare e cappelli da pescatore, rappresenta un tentativo di avvicinare il marchio ai giovani consumatori, trasformando il vino in un fenomeno culturale piuttosto che limitato a una bevanda da consumare in occasioni particolari.
Questo approccio non solo rappresenta un tentativo di diversificare la proposta commerciale, ma offre anche un’opportunità per la creazione di un’identità di marca che parli la lingua dei giovani. La fruibilità dei prodotti attraverso piattaforme come Amazon facilita notevolmente l’accesso, rendendo l’immagine di Tavernello più contemporanea e meno confinata nelle convenzioni tradizionali legate al vino.
Tavernello ha introdotto una linea di otto articoli che si distaccano dal consueto merchandising vinicolo, creando una nuova narrazione attorno al marchio. I prodotti, direttamente ispirati all’informalità e al divertimento, mirano a rompere gli schemi di elitismo che spesso circondano il settore. Il messaggio è chiaro: il vino è un elemento di socialità e condivisione, da vivere senza pregiudizi.
La strategia di merchandising non è solo una questione di vendere prodotti, ma coinvolge anche un messaggio più ampio. Sulla confezione dei loro articoli, il marchio sottolinea l’importanza di “tenere lontano dalla portata dei pregiudizi”, un invito a vedere il vino da una prospettiva più inclusiva e accessibile. Ciò pone Tavernello in una posizione unica, in grado di attrarre un target più giovane e di affrontare le resistenze verso il vino tradizionale.
Una delle questioni più interessanti che emergono da questa iniziativa è come i clienti percepiranno questi prodotti. Chi deciderà di acquistare e indossare il merchandising Tavernello dovrà affrontare un dilemma: sarà pronto a supportare un marchio che sfida le convenzioni e si discosta da quelle delle etichette più blasonate? La risposta a questa domanda potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro del marchio.
L’aspetto sociale del vino, com’è evidente, gioca un ruolo vitale: indossare un prodotto Tavernello potrebbe comportare l’accettazione di una nuova filosofia. Questo è un rischio che Tavernello sembra essersi disposta a correre, mirando a coinvolgere una nuova generazione di bevitori che desiderano esperienze più autentiche e divertenti.
Il merchandising di Tavernello rappresenta dunque un tentativo audace di sostenere il marchio richiamando l’attenzione su valori di accessibilità e convivialità. La risposta del mercato, davanti a un approccio così innovativo, potrebbe fornire indicazioni preziose su come il settore del vino può trasformarsi per attrarre nuove generazioni.
Il Frontemare di Rimini, uno dei locali più esclusivi della Riviera Romagnola, si prepara a…
Dopo un Halloween da ricordare, il Frontemare di Rimini torna con un nuovo weekend di…
Il Frontemare Rimini continua a regalare emozioni e divertimento dopo il grande successo del decimo…
Il prossimo 5 e 6 ottobre, il Salone del Vermouth farà tappa a Firenze e…
Maria Canabal è una figura centrale nel dibattito sull'agroalimentare, spinta da un forte impegno verso…
Yotam Ottolenghi, noto chef e autore di bestseller gastronomici, torna in libreria con il suo…