Il settore del vino sta attraversando una fase di difficoltà nei principali mercati del mondo. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio Uiv-Vinitaly, che ha esaminato le vendite tramite il monitoraggio di Nielsen-IQ, le vendite globali di vino stanno mostrando segnali di rallentamento. Questa situazione è particolarmente evidente nei mercati di USA, Regno Unito e Germania, che rappresentano una quota significativa della domanda mondiale. L’analisi rivela tendenze preoccupanti, con impatti diretti sulle vendite e sui ricavi.
Nel primo semestre del 2023, le vendite di vino nella grande distribuzione degli Stati Uniti, del Regno Unito e della Germania hanno registrato un significativo calo delle vendite. Le cifre indicano una riduzione del volume commerciale del 4,3%, con un valore economico complessivo di 13,9 miliardi di euro, che segna una flessione dell’1,5%. Questa tendenza è il risultato di un contesto economico sempre più complicato, segnato da fattori come l’inflazione e cambiamenti nei gusti dei consumatori.
Le vendite negli Stati Uniti mostrano una contrazione del 2,1%, mentre nel Regno Unito si attesta a -1,5%. Solo la Germania presenta un risultato positivo, con un incremento del 2,7%, tuttavia, questo è principalmente attribuito ai vini frizzanti a basso costo, suggerendo che la domanda di vini di qualità potrebbe essere in diminuzione. Senza il contributo dei vini frizzanti a buon mercato, il saldo del vino italiano avrebbe registrato una caduta dell’1,6%.
In Italia, la situazione delle vendite di vino è relativamente stabile, con un incremento del volume commerciale dello 0,1%, che si traduce in un valore di 2,3 miliardi di euro, segnando una crescita dell’0,9%. Tuttavia, nonostante questi numeri positivi, il contesto rimane critico e non soddisfacente, specialmente se si considera la fragilità della domanda internazionale.
L’Osservatorio Uiv-Vinitaly rileva infatti che il mercato italiano sta affrontando una situazione precaria, dovuta all’aumento generale dei costi di produzione e alla modifica delle preferenze di consumo. Il secondo trimestre del 2023 ha evidenziato un ulteriore calo per le vendite di vino, evidenziando una crisi della domanda che continua a colpire anche i produttori italici.
Lamberto Frescobaldi, presidente dell’Unione italiana vini , ha commentato le sfide che il settore sta affrontando, sottolineando come la versatilità delle produzioni italiane stia cercando di tenere il passo con le esigenze del mercato. Frescobaldi ha evidenziato che le variazioni nei consumi di vino sono sempre più evidenti, rendendo necessarie strategie adeguate per affrontare un mercato in continua evoluzione.
La gestione moderna di un vigneto richiede non solo adattamenti nella produzione, ma anche decisioni strategiche basate su analisi di mercato approfondite. Secondo Frescobaldi, per garantire un futuro prospero per il vino italiano sarà cruciale il contingentamento delle rese, così come comprendere meglio le dinamicità delle scelte dei consumatori, mai così incerte come oggi.
Queste considerazioni pongono direttamente l’attenzione sulle necessità di innovazione e ricerca di nuove strategie per attrarre i consumatori, promuovendo così un’immagine rinnovata e competitiva del vino italiano a livello mondiale. Il settore del vino si trova dunque a un bivio, in cui le decisioni di oggi influenzeranno il cammino futuro.
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