La controversa situazione dell’azienda vitivinicola MONCARO, riconosciuta come la principale realtà del settore nelle MARCHE e con oltre 600 soci, giunge a un punto cruciale. Il TRIBUNALE di Ancona ha avviato un’udienza per valutare due istanze di fallimento presentate da creditori. Durante l’incontro, la giudice Giuliana Filippello ha preso nota delle richieste di un “concordato con riserva” da parte della cooperativa, condividendo il delicato dibattito sull’eventuale salvataggio dell’azienda e sull’analisi delle proposte future.
L’udienza si è svolta presso il Palazzo di Giustizia di Ancona, dove la giudice Giuliana Filippello ha discusso le due domande di fallimento che potrebbero avere conseguenze significative per l’operatività di MONCARO. Durante la sessione, è emerso come le parti coinvolte abbiano illustrato il contesto attuale e la necessità di allungare i tempi di decisione per esplorare eventuali soluzioni alternative. Questo ha portato il consiglio di amministrazione dell’azienda, con sede a Montecarotto, a richiedere un periodo di proroga, entro il quale elaborare un piano di salvataggio concreto.
La proposta di concordato con riserva mira a rinviare la decisione sui creditori di massimo 60 giorni, un periodo durante il quale il CDA intende formulare un piano che contempli strategie per ridurre il debito, stimato tra i 45 e i 50 milioni di euro. L’obiettivo principale è quello di evitare la liquidazione dell’azienda, un esito che rappresenterebbe una perdita notevole non solo per i soci, ma anche per il mercato vitivinicolo locale e nazionale.
All’udienza sono stati presenti membri chiave della cooperativa, incluse figure come la presidente Donatella Manetti e il custode giudiziario Marcello Pollio. Durante le audizioni, il custode ha fornito aggiornamenti sull’operatività dell’azienda, sottolineando che Moncaro continua a lavorare attivamente, facendo vendemmie e preparando ordini per l’imbottigliamento del vino. Questo aspetto è cruciale per dimostrare che l’azienda è ancora operativa e può essere salvata.
Le parti in causa, tra cui i creditori, si sono tutte espresse positivamente, rimettendo le decisioni finali al giudice e confermando che avrebbero atteso il disegno di legge da parte degli avvocati di MONCARO. L’intenzione è di presentare un resoconto dettagliato sull’andamento economico dell’azienda, fondamentale per procedere nella discussione del concordato.
Marcello Pollio ha rivelato indicazioni positive riguardo agli ordini da parte di clienti esteri, incluso un potenziale cliente svedese interessato all’acquisto di 200.000 litri di vino. Queste notizie non solo suggeriscono un interesse concreto da parte del mercato estero per il prodotto MONCARO, ma evidenziano anche la possibilità di una ripresa economica. A conferma di ciò, è stato menzionato che anche un cliente olandese sta svolgendo trattative per l’acquisto di vino, il che potrebbe tradursi in un supporto finanziario necessario.
Il custode giudiziario ha concluso con un messaggio di ottimismo, affermando che MONCARO avrà chances di superare questa crisi. La combinazione di un’operatività continua e di una base clienti potenzialmente in espansione suggerisce che, se gestita con attenzione, l’azienda potrebbe rialzarsi e prestare attenzione alle esigenze del mercato mantenendo la sua reputazione di prestigio nel settore vitivinicolo.
L’udienza serve, dunque, come punto di partenza per le prossime fasi cruciali nella risoluzione della crisi di MONCARO, con il tribunale che si prepara a riunirsi nuovamente per formulare un verdetto.
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