Il mercato del vino in Italia presenta nel 2024 delle dinamiche interessanti, con una crescente attenzione per i vini rossi anche nei mesi estivi. Una tendenza che sfida le tradizioni consolidate, mentre le categorie di spumante, vini bianchi e rosati continuano a mantenere posizioni stabili. La parole d’ordine è varietà, con sempre più enotecari che si fanno promotori di abbinamenti inusuali e consigli sulla scelta dei vini. Per analizzare queste novità, è stata intervistata Andrea Terraneo, presidente di Vinarius, l’associazione delle enoteche italiane.
Il segmento dei vini bianchi e delle bollicine continua a mostrare segnali di tenuta, secondo i dati forniti da Vinarius. Gli italiani, infatti, manifestano un saldo interesse per questi tipi di vino, specialmente durante l’estate. I bianchi freschi e fruttati, così come i vini spumanti, si confermano tra le scelte preferite dai consumatori. Questi vini sono apprezzati non solo per la loro leggerezza e freschezza, ma anche per la versatilità nell’abbinamento con diversi piatti estivi, dalle insalate ai piatti di pesce.
Gli spumanti, in particolare, continuano a godere di un riconoscimento crescente. Tuttavia, come evidenziato da Terraneo, i consumatori tendono a ridurre il budget medio di spesa per singolo prodotto. Questo significa che c’è una maggiore ricerca di qualità e innovazione, ma anche una richiesta di prezzi competitivi. Gli enotecari giocano un ruolo cruciale in questo scenario, consigliando i clienti su quali prodotti valutare che offrano il miglior rapporto qualità-prezzo.
Una delle tendenze più affascinanti del mercato del vino estivo è l’emergere di vini rossi pensati per essere consumati freddi. Questo trend segna una vera e propria evoluzione delle abitudini di consumo, poiché per anni i vini rossi sono stati considerati esclusivi per i mesi più freddi. Oggi, i viticoltori stanno creando rossi leggeri e freschi, in grado di sostenere temperature più basse senza compromettere le loro caratteristiche organolettiche. L’assistenza degli enotecari diventa fondamentale per guidare i consumatori nella scelta appropriata, assicurando che il servizio del vino avvenga alle temperature ideali per esaltarne il gusto.
Questa novità sta progressivamente cambiando la percezione di cosa sia appropriato bere nei mesi estivi. Ciò è supportato dalla volontà di sdoganare i rossi e affermare il loro posto anche in situazioni informali e conviviali, dove tradizionalmente venivano preferiti i bianchi e gli spumanti. Le varie etichette di rossi freschi si affermano non solo in Italia ma iniziano a conquistare anche le tavole internazionali, aprendo nuovi orizzonti per il settore vinicolo.
La tipologia di vino rosato sta vivendo una nuova fase positiva, specialmente i rosati freschi e leggeri. Dai vini tipici del Salento a quelli della categoria Chiaretto, i consumatori mostrano la preferenza per etichette leggere, caratterizzate da una bassa gradazione alcolica e adatte a un consumo estivo. Anche le referenze estere, in particolare quelle dalla Francia, iniziano a attrarre un pubblico che cerca qualità e freschezza.
Durante la stagione estiva, i rosati più richiesti si confermano quelli da bere freschi, in grado di offrire una piacevole freschezza e di accompagnare piatti gastronomici tipici del periodo, come insalate, pesce e carne bianca. Questa attenzione al profilo sensoriale dei rosati rivela quanto sia importante per i consumatori scegliere vini versatili, capaci di integrarsi con la cucina estiva.
Dal punto di vista economico, il mercato del vino nel 2024 mostra segni di stabilità nella fascia di prezzo compresa tra 10 e 20 euro. Questa fascia si rivela particolarmente popolare, specialmente per le denominazioni più conosciute tra bianchi e spumanti. Al contrario, il segmento sopra i 30 euro sta registrando un calo nel gradimento, segnale di una preferenza per scelte più immediate e accessibili, tipiche del periodo estivo.
Nella prima metà dell’anno, le enoteche hanno registrato risultati disparati; una piccola percentuale ha riportato stabilità, mentre la maggior parte ha visto un calo delle vendite compreso tra il 5% e il 7%. Nonostante ciò, ci sono aspettative di ripresa per la seconda parte dell’anno, con l’auspicio che dopo l’estate si possa assistere a una risalita delle vendite e a un ritorno della spinta consumistica nel settore del vino.
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