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World Lasagna Day: la celebrazione del piatto simbolo della cucina italiana

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Stefano Rossi

Il 29 luglio segna una giornata speciale per gli amanti della gastronomia, un’opportunità per esaltare uno dei piatti più iconici della tradizione culinaria italiana: la lasagna. Questa celebrazione, nota come “World Lasagna Day“, invita i cultori del buon cibo a esplorare una varietà di ricette che spaziano dalle versioni classiche a quelle più innovative. La lasagna è un simbolo del MADE IN ITALY che continua a conquistare tavole in tutto il mondo, adattandosi ai gusti e alle preferenze moderne, mantenendo al contempo un legame profondo con la tradizione.

Storia e significato della lasagna

Le origini del piatto

La lasagna ha radici antiche nella cucina italiana, risalente almeno all’epoca romana, quando i “lagana“, strati di pasta, venivano utilizzati in un contesto culinario simile a quello odierno. La ricetta classica si basa su ingredienti semplici ma ricchi di sapore, come ragù di carne, besciamella e formaggio. Nel corso dei secoli, il piatto ha subito innumerevoli varianti regionali, ognuna con le proprie peculiarità.

Un piatto globale

Oggi, la lasagna è diventata un simbolo di convivialità e condivisione, spesso preparata in occasione di celebrazioni e ricorrenze. La sua popolarità è cresciuta al di fuori dei confini italiani, arrivando ad essere presente in numerosi menù internazionali. L’aspetto più affascinante della lasagna è la sua versatilità: è un piatto che può modulare il proprio sapore e la propria componentistica a seconda delle cucine e delle culture locali.

Varianti della lasagna: tradizione e innovazione

Versione classica vs varianti moderne

Il piatto della tradizione rimane saldamente ancorato alla ricetta originale, con il ragù alla bolognese e la besciamella. Tuttavia, i “lasagna lovers” non si fermano qui. Chef come Massimo Spigaroli, presidente dell’associazione CheftoChef emiliaromagnacuochi, avvertono che l’innovazione va benissimo, ma senza compromettere l’essenza della ricetta storica. Spigaroli propone una lasagna classica per il suo menù estivo del 2025, ma aperta a nuovi ingredienti vegetali, dimostrando come il piatto possa evolvere senza perdere il suo carattere.

La rinascita delle ricette vegetali

La crescente attenzione verso una dieta più sana e sostenibile ha fatto sì che anche la lasagna si evolvesse, introducendo varianti completamente vegetariane. Chef Antonio Giordano a Roma, ad esempio, propone una lasagna vegetale arricchita con ingredienti freschi e di stagione, come le verdure di campo. Queste interpretazioni non solo rifiutano la carne, ma giocano anche con formaggi locali, come la mozzarella affumicata di Agerola, che conferisce un sapore unico al piatto, spingendo così la tradizione verso nuove vette gastronomiche.

Lasagna a Roma: le interpretazioni degli chef

Innovazione con ingredienti tipici

Nella capitale, la lasagna è reinterpretata anche dallo chef Daniele Maragnani, che si distingue per la sua composizione originale, unendo carciofi, Castelmagno ed animelle. Questa variante non solo riflette l’estro personale dello chef, ma anche l’importanza di ingredienti locali e stagionali che arricchiscono il piatto. La passione di Maragnani per la “romanità” si traduce in una lasagna che rispetta i sapori tradizionali, pur introducendo elementi distintivi che la rendono unica.

Un piatto per ogni stagione

Varianti come queste dimostrano come la lasagna possa adattarsi ai gusti e alle esigenze dei vari periodi dell’anno, permettendo a chefs e ristoratori di presentare piatti freschi e innovativi che celebrano la cucina italiana contemporanea. Ogni interpretazione è un omaggio alla tradizione, ma anche una ricerca di freschezza e novità, fondamentale in un contesto culinario in continua evoluzione.

In questo World Lasagna Day, la celebrazione di questo piatto va oltre il semplice atto di consumarlo; rappresenta una vera e propria esplorazione delle radici culinarie italiane, uniche nel loro genere, e un invito a sperimentare nel rispetto della tradizione. La lasagna continua a vivere nei ristoranti e nelle case di chi ama la cucina, un piatto che non smette mai di affascinare.

Stefano Rossi

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