Le conseguenze dell’alluvione che ha colpito l’EMILIA-ROMAGNA a maggio 2023 continuano a pesare gravosamente sulle spalle delle aziende agricole della regione. Sebbene le promesse di aiuti economici siano state annunciate, molti produttori, come Stefano Mordini dell’azienda agricola Mordini di Riolo Terme, fanno i conti con importi esigui e lunghe attese. Questo articolo esplorerà la situazione attuale delle richieste di risarcimento, i danni provocati dalle recenti calamità e le reazioni delle associazioni di categoria.
i ritardi nei ristori economici delle aziende agricole
un aiuto insufficiente
Stefano Mordini ha espresso la sua frustrazione per l’aiuto ricevuto, che consiste in un esiguo importo di 13 euro e 83 centesimi da parte di AgriCat. Questo ammontare, chiaramente inadeguato rispetto ai danni subiti, rappresenta un grave colpo per molte aziende agricole, come nel caso di quella di Mordini, operante in una delle zone colpite più duramente dalle alluvioni di maggio 2023. Secondo la testimonianza di Mordini, le aziende hanno dovuto affrontare campi inaccessibili e costose procedure di bonifica, con il rischio che questo impatti negativamente sulla loro produttività futura.
le domande di risarcimento respinte
Il presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna, Marcello Bonvicini, ha evidenziato la gravità della situazione, affermando che circa l’80% delle domande di risarcimento sono state respinte. Non solo questi rifiuti hanno lasciato molti produttori senza sostegno, ma anche la mancanza di comunicazioni chiare su come siano stati calcolati i rimborsi ha sollevato ulteriori incertezze e frustrazioni. Il fondo mutualistico nazionale, istituito da ISMEA per risarcire danni da calamità naturali, avrebbe dovuto offrire un supporto concreto, ma i risultati fino ad oggi sono stati deludenti.
la ricerca di soluzioni rapide
In risposta a questa situazione, Coldiretti ha sollecitato un incontro urgente con i vertici di Agricat per identificare delle soluzioni immediate. Molte aziende agricole si trovano in una situazione precaria e attendono riscontri. La pressione per accelerare il processo di approvazione dei rimborsi è crescente e si spera che le prossime decisioni possano favorire una rapida erogazione delle somme necessarie per la sopravvivenza delle imprese agricole della regione.
l’impatto devastante delle alluvioni
il bilancio dei danni
Le alluvioni hanno avuto un impatto devastante sulle produzioni agricole nella provincia di RAVENNA, con circa 2.000 aziende agricole su un totale di più di 6.000 gravemente danneggiate. Si stima che l’80% delle produzioni agricole nella zona sia andato perduto. Il disastro ha colpito in modo particolare il comparto ortofrutta, che ha visto tagli drastici alla produzione. Le aziende di albicocche, ad esempio, hanno perso fino al 90% del raccolto a causa di avverse condizioni climatiche.
le risposte delle associazioni di categoria
Le associazioni di rappresentanza, come Confagricoltura e Coldiretti, stanno facendo pressing sulle istituzioni affinché vengano presi provvedimenti tempestivi per rimediare alla situazione. La delusione cresce tra i produttori che non possono più attendere. Il rischio è che senza un supporto adeguato, le imprese agricole finiscano per scomparire, alle prese con un quadro economico sempre più sfavorevole.
le sfide future per il settore agricolo
Il direttore di Coldiretti Emilia-Romagna, Marco Allaria Olivieri, ha messo in guardia sulla situazione già precaria del settore, evidenziando come nell’arco degli ultimi cinque anni le aziende ortofrutticole siano state ripetutamente colpite da eventi calamitosi. Un ulteriore ritardo nei risarcimenti potrebbe aggravare questa crisi. Le prospettive future per il comparto sono dunque incerte e richiedono immediati interventi da parte delle autorità competenti, affinché vengano mitigati i danni causati dalle recenti alluvioni e si possa garantire un futuro sostenibile alle aziende agricole colpite.