La figura iconica del gastronomo e chef Anthony Bourdain continua a ispirare progetti nel mondo del cinema e della cultura, a cinque anni dalla sua scomparsa. Il nuovo film biografico dal titolo “Tony” promette di esplorare la vita di un uomo noto non solo per la sua passione per la cucina, ma anche per il suo stile di vita avventuroso e provocatorio. Nonostante le controversie legate alle sue relazioni personali e alle produzioni cinematografiche passate, l’attesa per il biopic è alta, alimentata da aneddoti e curiosità che riguardano la vita di Bourdain.
Chi interpreterà Anthony Bourdain
Il biopic “Tony” ha già un protagonista. Si tratta di Dominic Sessa, attore noto per il suo ruolo in “The Holdovers”, una commedia drammatica che ha ottenuto riconoscimenti a livello mondiale, inclusi premi prestigiosi. La scelta di un attore come Sessa non è casuale; interpretare Bourdain comporta la sfida di rendere onore a una personalità complessa e poliedrica. Gli spettatori si aspettano un ritratto autentico, del gastronomo che ha rivoluzionato il panorama culinario con il suo approccio non convenzionale.
La produzione del film è un’impresa collettiva: Tim e Trevor White della Star Thrower si occupano della produzione, supportati da Matt Miller. Guidato dal regista Matt Johnson, il progetto mira a portare sul grande schermo non solo la carriera di Bourdain, ma anche le sue battaglie personali, avvalendosi di una sceneggiatura scritta da Lou Howe e Todd Bartels. Inoltre, Emily Rose assumerà il ruolo di produttrice esecutiva, segnalando un forte impegno per il progetto.
Un elemento chiave di “Tony” è la casa di produzione e distribuzione A24, nota per il suo impegno nel produrre opere di alta qualità. Anche se attualmente non sono stati rilasciati commenti ufficiali da A24, l’associazione con progetti di successo come “Everything Everywhere All at Once” induce a credere che ci si possa aspettare un film di alto livello, dall’impatto significativo.
La memoria di Anthony Bourdain: progetti e controversie precedenti
La vita di Bourdain è stata segnata da alti e bassi, non ultimo il tragico evento della sua morte nel 2018. Prima di quel momento, il noto chef stava vivendo una relazione con l’attrice italiana Asia Argento, la quale ha attirato attenzione mediatica e speculazioni sul suo testamento e la sua vita personale. Tuttavia, questa relazione è stata al centro di critiche e polemiche, con racconti imparziali che circolano intorno alla biografia non autorizzata di Bourdain, che non ha ritratto Argento sotto una luce favorevole.
Nel 2021, un altro tentativo di commemorare l’eredità di Bourdain è stato il documentario “Roadrunner”, che ha ricevuto attenzione da parte del pubblico e della critica. Tuttavia, l’ex moglie Ottavia Bourdain ha espresso il suo disappunto riguardo a questa produzione, suggerendo che non rispecchiasse la vera essenza del defunto chef. La sua reazione evidenzia le difficoltà omnipresenti nel rappresentare una figura così complessa, che ha lasciato un’impronta indelebile nel settore culinario, senza dimenticare il suo ruolo di scrittore.
Infatti, tra i suoi successi più noti, il libro “Kitchen Confidential” rimane un capolavoro del genere, capace di mescolare ironia e verità brutali sulla vita nei ristoranti. Inoltre, la carriera di Bourdain si è estesa oltre la cucina; ha anche esplorato il mondo del fumetto con “Hungry Ghosts”, un’opera che ha riscosso un buon successo e ha portato a conversazioni su una possibile serie animata adattata dalla graphic novel. La vita di Anthony Bourdain, dunque, è un mosaico di esperienze e talenti, che il prossimo biopic “Tony” cercherà di svelare al pubblico.
