Antitrust approva fusione tra forno d’Asolo e Sammontana: un gigante della viennoiserie surgelata

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Si segnala un’importante novità nel settore della pasticceria surgelata con l’approvazione dell’operazione di fusione tra Forno d’Asolo e Sammontana, che potrebbe rivoluzionare il mercato dei prodotti da forno surgelati. Questo nuovo polo nasce con l’intento di acquisire una significativa quota di mercato, stimata tra il 45 e il 50%, e generare un fatturato quasi miliardario, impiegando oltre duemilacinquecento dipendenti in Italia e all’estero. La fusione non solo preannuncia un forte impatto economico, ma promette anche un’evoluzione nell’offerta al pubblico, posizionando le due aziende come leader nel settore.

Il nuovo gruppo: un colosso della pasticceria surgelata

La fusione tra Forno d’Asolo e Sammontana crea un grande player nel settore della produzione di pasticceria surgelata, dessert e gelati. Sammontana, azienda storica toscana fondata nel 1946, unisce le forze con Forno d’Asolo, realtà trevigiana attiva dal 1985 e nota per il proprio marchio Bindi. Questo accordo non è solo una semplice unione di forze, ma si propone di costituire un polo internazionale capace di attivare sinergie significative nell’ambito della produzione.

In questa nuova realtà, il fondo Investindustrial giocherà un ruolo cruciale nel promuovere l’espansione internazionale del gruppo, garantendo un approccio strategico e sostenibile. Alla guida del nuovo conglomerato si troverà Leonardo Bagnoli, attuale CEO di Sammontana, mentre Alessandro Angelon, CEO di Forno d’Asolo, assumerà il medesimo ruolo. La combinazione delle competenze e dell’esperienza di questi leader dovrebbe favorire l’innovazione e l’efficienza produttiva, mirando ad accrescere la competitività a livello globale.

Esplorando ulteriormente questa nuova entità, è rilevante notare come la fusione integri non solo risorse, ma anche visioni aziendali affini, puntando a sostenere tradizione e cultura locale, elementi centrali nell’approccio del nuovo gruppo. Con oltre sei decenni di esperienza per Sammontana e quasi quattro per Forno d’Asolo, integrare le diverse expertise promette di arricchire il portafoglio prodotti e attrarre nuovi clienti.

Le condizioni dell’antitrust: un equilibrio di mercato

La Commissione Antitrust ha monitorato attentamente il processo di fusione, imponendo specifiche condizioni per mantenere un contesto concorrenziale nel mercato. L’ente ha chiarito che la concentrazione tra i due attori principali del settore avrebbe potuto dar vita a una posizione dominante, compromettendo la capacità delle altre aziende di competere efficacemente. Le caratteristiche produttive e distributive di Sammontana e Forno d’Asolo, infatti, sarebbero risultate nettamente superiori rispetto ai concorrenti, che operano con dimensioni più ridotte.

Per ottenere l’approvazione dell’Antitrust, le due aziende si sono impegnate a cedere una delle loro società e ad astenersi dall’acquisire ulteriori imprese operanti nel settore della produzione o distribuzione di prodotti da forno. Inoltre, sono state stabilite regole per limitare le esclusività di agenti di commercio e operatori logistici, garantendo così a tutti i concorrenti un’opportunità di partecipare equamente al mercato.

Queste misure da parte dell’Antitrust evidenziano l’importanza di un mercato competitivo e bilanciato, assicurando che la fusione non comprometta l’accesso al mercato per le società più piccole e le nuove entranti. L’interesse di mantenere una competizione sana nella vendita di prodotti da forno surgelati rispecchia un approccio proattivo da parte dell’ente regolatorio, fusione dopo fusione.

Il presidente del nuovo gruppo, Leonardo Bagnoli, ha espresso soddisfazione per questa unione, descrivendola come un’opportunità unica di crescita. Insieme a Investindustrial, il nuovo conglomerato mira a preservare i valori fondamentali di entrambe le aziende, combinando innovazione e rispetto per le radici storiche e culturali delle due realtà.

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