È ora possibile per le imprese agricole inviare le domande di finanziamento per il terzo bando del “Parco Agrisolare,” un’iniziativa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con una dotazione complessiva di 250 milioni di euro. L’obiettivo di questo bando è promuovere la sostenibilità nel settore agricolo, fornendo un’opportunità alle aziende che operano nelle regioni del Mezzogiorno. Le richieste possono essere presentate fino al 14 ottobre 2024 tramite la piattaforma del Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. .
Avviso rinnovato per le imprese agricole del Mezzogiorno
Chi può partecipare
L’iniziativa del Gse si rivolge specificamente alle imprese di produzione agricola primaria situate nelle regioni del Mezzogiorno. In particolare, il bando è aperto a coloro che operano in ABRUZZO, BASILICATA, CALABRIA, CAMPANIA, MOLISE, PUGLIA, SARDEGNA e SICILIA. Questa scelta mira a incentivare lo sviluppo sostenibile in queste aree, dove l’agricoltura svolge un ruolo cruciale per l’economia locale.
Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato l’importanza di questo bando, evidenziando come esso rappresenti un passo significativo verso un’agricoltura più innovativa e ecologica. Le esperienze positive emerse dai bandi precedenti hanno fornito un riscontro positivo, confermando l’interesse e le potenzialità delle aziende agricole di queste regioni.
Scadenze e modalità di presentazione
Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato per le ore 12:00 del 14 ottobre 2024. Le domande devono essere inviate tramite l’area clienti del Gestore dei Servizi Energetici, un processo che richiede una preparazione adeguata e monitoraggio attento da parte delle imprese. È fondamentale che le aziende si attengano alle indicazioni fornite per garantire l’ammissibilità delle proprie richieste.
Incentivi per la sostenibilità e l’innovazione
Dettagli del finanziamento
Il terzo bando del “Parco Agrisolare” offre un ampio supporto per l’installazione di pannelli fotovoltaici, che possono essere posizionati sui tetti degli edifici agricoli, comprese le serre. Tra le spese ammissibili vi sono anche interventi di coibentazione degli edifici, rimozione di amianto, sistemi di accumulo energetico e la creazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Questo approccio integrato non solo promuove la sostenibilità ambientale, ma aiuta anche le aziende a ridurre i costi energetici.
Contributi e requisiti
Le imprese possono beneficiare di un contributo a fondo perduto che può arrivare fino all’80% delle spese ammissibili. Questo alletta le aziende a investire in tecnologie verdi e pratiche agricole sostenibili. Inoltre, il bando permette forme di collaborazione tra più imprese, favorendo così la creazione di soluzioni di autoconsumo condiviso che possono massimizzare l’efficienza delle risorse. La potenza massima autorizzata per ogni impianto è di 1.000 kWp, mentre l’importo massimo di spesa per beneficiario è stabilito a 2.330.000 euro.
L’ammontare significativo dei fondi disponibili e l’impostazione delle misure previste rappresentano una opportunità imperdibile per le aziende agricole che desiderano allinearsi agli obiettivi di sostenibilità e innovazione previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.