Il tradizionale abbinamento di pesce fritto e patatine, noto come fish and chips, sta attraversando un periodo di crisi senza precedenti, con un aumento esorbitante dei prezzi che ha sconvolto questo simbolo iconico della cucina britannica. Dal 2019, il costo di questo piatto semplice è salito di oltre il 50%, rendendo sempre più difficile per le famiglie britanniche godere di quello che un tempo era considerato un pasto economico e accessibile. Le difficoltà nei settori energetico e agricolo, insieme all’aumento dei costi della manodopera, stanno trasformando un’esperienza culinaria storica in un lusso per pochi.
L’inarrestabile crescita dei costi del fish and chips
Il costo della tradizione
Secondo i dati recenti dell’Ufficio per le statistiche nazionali, il prezzo medio di un fish and chips da asporto ha raggiunto quasi 10 sterline a porzione nel luglio del 2024, con un incremento significativo rispetto alle 6.48 sterline dello stesso mese nel 2019. Questo risultato rappresenta un aumento del 52%, che supera di gran lunga quello di altri generi alimentari popolari, come il kebab e la pizza. Oggi, una famiglia di quattro persone potrebbe dover spendere fino a 50 sterline per una cena semplice, inclusi contorni e bevande.
Questo incremento dei prezzi è dovuto a una serie di fattori congiunti, tra cui l’aumento dei costi energetici, le tariffe sulle importazioni di prodotti ittici e le avverse condizioni meteorologiche che hanno colpito i raccolti di patate. La tradizione del fish and chips sta quindi perdendo terreno come opzione economica, cambiando le abitudini alimentari degli inglesi.
La testimonianza dei commercianti
Jon Long, proprietario di Long John’s Fish and Chips nel Dorset, ha condiviso la sua frustrazione con la BBC, affermando di non aver mai visto una tale pressione sui costi nella sua carriera. Con la gestione dell’attività da parte della terza generazione della sua famiglia, Long esprime preoccupazione per il futuro del settore: “Oggi è ancora accessibile, ma non come un tempo: non è più un prodotto economico.” Gli aumenti nei costi dell’energia e della manodopera, uniti a nuove sanzioni sui prodotti ittici russi, stanno rendendo la sostenibilità della sua attività sempre più incerta.
Inflazione e crisi delle materie prime
L’impatto sui costi delle materie prime
Oltre ai costi del pesce, anche quelli delle patate hanno subito un notevole aumento. Angela Cartwright, proprietaria del Kingfisher Fish Bar a Salford, lamenta l’aumento delle spese nel settore agricolo. I dati del Dipartimento per l’Ambiente, l’Alimentazione e gli Affari Rurali rivelano che il costo della manodopera nei campi è cresciuto dramaticamente negli ultimi anni. “Le persone pensano che il fish and chips costi poco, ma non è così,” ribadisce Cartwright.
Le incertezze legate al clima influenzano anche la produzione di patate, generando un’ulteriore pressione sui prezzi. La difficoltà di trovare ingredienti a prezzi accessibili sta costringendo molti ristoratori a riconsiderare i loro menu, mentre i clienti si trovano a fare i conti con un’esperienza culinaria che non solo è cambiata nel costo, ma anche nella qualità.
Sforzi per la sostenibilità del settore
Ofgem, l’ente che regola i mercati del gas e dell’energia elettrica, ha iniziato a implementare nuove normative per garantirne un trattamento equo alle imprese, tentando di alleviare la pressione delle bollette. Tali iniziative sono considerate cruciali, dato che i fish and chips rappresentano una tradizione gastronomica di lunga data nel Regno Unito. Anche se le difficoltà economiche continuano a gravare sul settore, il desiderio di preservare questo simbolo culturale rimane forte tra commercianti e consumatori.