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La mostra “Bar Stories on Camera“, promossa dalla Galleria Campari in collaborazione con Magnum Photos, offre un’accattivante panoramica sul mondo dei bar, esaminando il loro ruolo sociale e culturale. Fino al 6 ottobre, i visitatori possono esplorare oltre 50 anni di storia, immortalata in 22 immagini dell’Archivio Storico di Galleria Campari e 28 opere firmate dai prestigiosi fotografi di Magnum. Questo progetto, inaugurato a Sesto San Giovanni, celebra luoghi che hanno segnato la nostra quotidianità attraverso la convivialità.
La storia di Campari e la cultura del bar
L’origine di Campari e il suo sviluppo
La Galleria Campari, inaugurata nel 2010 per festeggiare i 150 anni dell’azienda, custodisce una ricca collezione di opere e manifesti storici. Fondata nel 1860 da Gaspare Campari a Novara, l’azienda ha visto la sua ascesa con l’apertura del Caffè Campari a Milano, dove lo stesso Campari ha perfezionato la ricetta del famoso bitter rosso. La mostra si inserisce quindi in un contesto ricco di tradizione e innovazione, riflettendo come l’arte e il design abbiano accompagnato la crescita del marchio.
Un museo innovativo
Situata nello storico stabilimento di Sesto San Giovanni, progettato dall’architetto Mario Botta, la Galleria offre un’esperienza visiva coinvolgente. Con un archivio di oltre 4.000 opere su carta, tra cui manifesti della Belle Époque e pubblicità di illustri artisti come Fortunato Depero e Bruno Munari, i visitatori possono apprezzare l’evoluzione della comunicazione visiva di Campari. L’interazione multimediale rende il museo un importante centro culturale per approfondire le radici storiche e artistiche di un marchio che è diventato un simbolo di convivialità.
Bar: luoghi di aggregazione e socialità
I rituali del bar nel tempo
La prima sezione della mostra, “Sharing Moments”, esplora i rituali che caratterizzano la vita sociale all’interno dei bar. Le fotografie catturano scene quotidiane di baristi e clienti che trasformano il bar in un punto di incontro, sorseggiando caffè o aperitivi. Questi luoghi, sinonimo di convivialità, ospitano anche momenti di celebri incontri e scambi culturali. Storicamente, i bar non sono stati solo spazi di consumo, ma aree vitali per la costruzione di relazioni e per il sorgere di idee.
Campari nel mondo del bar
La sezione “Bar Campari” si concentra sul lungo legame tra Campari e i bar. Dall’apertura del Caffè Campari alle iconiche insegne al neon, il brand ha contribuito a definire il paesaggio dei locali italiani, in particolare durante le estati degli anni Sessanta, quando le spiagge ospitavano i bar dedicati ai cocktail. Le fotografie storiche mostrano come Campari sia diventato parte integrante dell’esperienza sociale in molti bar che sono entrati nella storia della cultura pop.
L’impatto culturale dei bar nelle arti
Icone e personaggi celebri
Nella sezione “The Icons”, gli scatti di grandi fotografi ritraggono momenti memorabili di personaggi famosi all’interno di bar celebri. Icone del cinema, della letteratura e della cultura pop, da Marylin Monroe a Ernest Hemingway, sono immortalate mentre si godono la vita in questi spazi. Le immagini non solo rivelano dettagli della loro esistenza, ma offrono anche uno spaccato della società del loro tempo, evidenziando il significato più ampio dei bar come luoghi di espressione personale e socializzazione.
Guardare al futuro attraverso il passato
La mostra non si limita a mostrare il passato, ma apre a riflessioni culturali contemporanee. Eventi collaterali e talk, come quello di Cristina de Middel, invitano a esplorare come i bar continuino a rispecchiare e influenzare la cultura moderna. Attraverso aperitivi a tema, l’integrazione tra l’arte e il gusto diventa un modo per esplorare l’eredità dei bar nella società attuale, confermando che questi luoghi continuano a essere centri di incontro e racconto collettivo.
Immersa nella narrativa dei bar e nell’arte visiva, “Bar Stories on Camera” è più di una semplice esposizione: è un invito a esplorare e a comprendere i profondi legami tra le persone e i luoghi che quotidianamente frequentiamo.