Marilisa Allegrini, nota nel panorama vitivinicolo per il suo impegno nella produzione di Amarone, sta ora rivoluzionando il settore con un nuovo progetto nella rinomata zona di Bolgheri. Dopo aver separato le proprie strade imprenditoriali dai nipoti, Marilisa ha avviato un brand che porta il suo nome, affiancata dalle figlie e da esperti nel campo. Quest’anno, ha avuto un ruolo di spicco durante la Cena dei Mille, iniziativa che ha sottolineato la crescente importanza dei suoi vini nel territorio. Tra le sue proposte si distingue un bianco particolare, il Solosole, un vermentino che sta guadagnando notorietà per la sua qualità e il suo legame con il territorio.
Una nuova avventura imprenditoriale a Bolgheri
Il contesto vitivinicolo di Bolgheri
Bolgheri è conosciuta non solo per i suoi paesaggi mozzafiato, ma anche per la sua ricca tradizione vinicola. Questa zona è famosa per i Supertuscan, vini che hanno conquistato il palato di appassionati e critici di tutto il mondo. Marilisa Allegrini, dopo la separazione dall’azienda di Valpolicella, ha trovato in Bolgheri un terreno fertile per il suo nuovo progetto. La sua tenuta, Poggio al Tesoro, si estende su circa 100 ettari, di cui 64 destinati alle vigne, e presenta vari poderi: Via Bolgherese, Chiesina di San Giuseppe, Le Sondraie e Valle di Cerbaia.
La scelta di insediarsi in questa regione nel 2001 è stata strategica e visionaria, anticipando l’ascesa del territorio nel panorama vinicolo italiano. Attraverso un approccio sostenibile e innovativo, Allegrini ha puntato a valorizzare le potenzialità uniche di Bolgheri.
Una leadership femminile nel vino
Dopo la scomparsa del fratello Franco nel 2003, Marilisa non ha solo continuato il lavoro di famiglia ma ha anche ampliato la sua visione imprenditoriale, coinvolgendo attivamente le figlie Caterina e Carlotta. Questa leadership al femminile evidenzia un cambio di paradigma nel settore vinicolo, tradizionalmente dominato dagli uomini. Con il supporto del Master of wine Andrea Lonardi, il team si impegna a produrre vini che esprimano l’essenza del territorio, mantenendo alta l’asticella della qualità.
Il successo della Cena dei Mille e il focus su un bianco innovativo
La Cena dei Mille e l’assegnazione di una nuova visibilità
La Cena dei Mille, tenutasi sul suggestivo Viale dei Cipressi a San Guido, ha visto la partecipazione di esponenti di spicco del mondo vinicolo, presentando le etichette di Poggio al Tesoro accanto a nomi prestigiosi come Sassicaia e Ornellaia. Questo evento ha rappresentato un’opportunità unica per Marilisa Allegrini per affermare la presenza dei suoi vini in un contesto estremamente esclusivo e di grande tradizione.
La giornata ha messo in luce non solo i grandi rossi che rappresentano da sempre l’eccellenza della produzione vinicola italiana, ma ha anche permesso di porre l’accento su vini bianchi come il Solosole, un vermentino che sta acquisendo sempre maggiore importanza sul mercato.
Il vermentino solitario che conquista
Il vino Solosole è il risultato di un blend proveniente da diverse parcelle, ognuna con caratteristiche uniche che contribuiscono a creare un prodotto finale di alta qualità. Durante un evento riservato alla stampa, è stata presentata una verticale con cinque annate di Solosole, un’iniziativa che ha messo ulteriormente in risalto il potenziale di questo vino.
La scelta di puntare su un bianco durante un evento prevalentemente incentrato sui rossi potrebbe apparire audace, ma testimonia l’intenzione di Allegrini di far emergere la qualità e le peculiarità dei vini bianchi. Andrea Lonardi ha descritto Solosole come un vino che esprime meravigliosamente il territorio e i suoi profumi, sottolineando come possa rivelare le sue qualità anche nel tempo. Con trattamenti minuziosi in vigna e attenta vinificazione, Solosole è destinato a farsi strada come uno dei vini bianchi di riferimento nel panorama italiano.