Cresce l’attenzione degli italiani per le etichette alimentari: focus sui claim nutrizionali

Cresce l’attenzione degli italiani per le etichette alimentari: focus sui claim nutrizionali - Giridipasta.it

Gli italiani mostrano un crescente interesse per le informazioni nutrizionali sui prodotti alimentari, prestando particolare attenzione ai claim presenti sulle etichette. Dalla richiesta di prodotti “senza zuccheri aggiunti” a quelli arricchiti di proteine e fermenti lattici, l’evoluzione della domanda si fa sempre più evidente. Le ultime rilevazioni dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy mettono in luce come il mercato alimentare si segmenti e si adatti alle esigenze di salute e benessere dei consumatori.

Tendenze emergenti nelle scelte alimentari

L’importanza crescente dei claim sui prodotti

La sensibilità degli italiani verso i benefici nutrizionali è in continua evoluzione. Nel 2023, il claim “senza zuccheri aggiunti” ha registrato una crescita significativa, evidenziando un aumento del 5,4% a volume e un incremento del 18,5% a valore rispetto all’anno precedente. Questo mostra chiaramente come i consumatori siano sempre più attenti a ciò che acquistano, optando per prodotti che possano offrire vantaggi per la salute. Inoltre, la categoria dei prodotti “rich-in” sta guadagnando attenzione, poiché tutti i claim ad essa associati hanno visto un aumento delle vendite, eccetto l’iodio.

Fermenti lattici e proteine: i nuovi protagonisti

Nella categoria “rich-in”, spicca il successo dei prodotti con fermenti lattici e di quelli arricchiti di proteine. I dati parlano chiaro: i fermenti lattici hanno visto una crescita dello 0,3% in termini di volume, mentre le proteine hanno registrato un aumento dell’1,2%. Questo trend mette in evidenza la crescente preferenza per alimenti funzionali, che non solo soddisfano le necessità nutrizionali di base, ma contribuiscono anche a un benessere generale. Le proteine, in particolare, si stanno consolidando come superstar nel panorama alimentare, vista la loro importanza nella dieta quotidiana.

L’impatto dell’inflazione sul mercato alimentare

Le difficoltà per i prodotti per intolleranze

Nonostante le preferenze di consumo stiano cambiando, alcuni segmenti del mercato alimentare stanno affrontando sfide a causa dell’inflazione. I prodotti destinati a persone con intolleranze alimentari hanno visto un incremento del 6,2% a valore, ma un calo del 3,9% a volume. Tra questi, i “senza lattosio” si sono comportati relativamente bene, con una diminuzione contenuta a -1,3% a volume e un aumento del 8,9% a valore, grazie anche alla popolarità degli yogurt funzionali.

La crescita dei “senza uova”

Un altro dato interessante riguarda il segmento “senza uova”, che ha presentato una crescita a valore del 12,8% e a volume del 3,6%. Questo fenomeno è particolarmente rilevante nel mercato della pasta, sia senza glutine che fresca non ripiena, e nei biscotti salutistici. La maggiore consapevolezza verso le allergie alimentari e le scelte vegane sta dando impulso a questo tipo di prodotti, suggerendo una trasformazione nelle abitudini di consumo.

Analisi dell’Osservatorio Immagino

Inchiesta sui prodotti confezionati in GDO

L’Osservatorio Immagino di GS1 Italy è l’unico ente che monitora l’apporto nutrizionale medio dei prodotti confezionati venduti nella grande distribuzione organizzata. Dai dati raccolti su 82.422 prodotti, emerge una crescita media della percentuale di proteine e una diminuzione di quella degli zuccheri, mentre la quota di grassi e carboidrati si mantiene stabile. Il claim “senza glutine” continua a dominare il mercato, con 8.581 prodotti e un fatturato di 3,2 miliardi di euro, segnando un incremento del 5,2%, anche se i volumi sono calati dell’4,4%. Velocità di consumo e cambiamento nelle preferenze stanno influenzando profondamente questo segmento.

Conclusioni sui trend alimentari

Guardando ai claim che hanno retto meglio, il “senza lattosio” spicca per la sua capacità di mantenere una stabilità a volume e un aumento a valore, mentre la crescente popolarità dei “senza uova” dimostra la trasformazione delle dinamiche di mercato verso opzioni più salutari e meno allergizzanti. Questi cambiamenti rispecchiano un’accresciuta consapevolezza degli italiani riguardo alle loro scelte alimentari e ai benefici nutrizionali dei prodotti in vendita.

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